Ostia - “C’è un vero attentato alle ricchezze ambientali del nostro paese. Sminuire quanto sta accadendo in tutta Italia è il più grave errore che potremmo fare. Non può trattarsi di casi isolati o di semplici piromani. C’è sicuramente un disegno sconosciuto di non facile determinazione. Anche la Riserva Statale del litorale Romano ha pagato un prezzo altissimo. Intere porzioni di bosco andate distrutte da numerosi incendi. Non è tempo di polemiche, anche se non possiamo non far notare che da anni il polmone verde di Ostia versa in uno stato di abbandono inqualificabile ed ingiustificabile”. E’ quanto dichiara l’Associazione Spazio Berlinguer di Ostia, che ha promosso per Giovedì 27 Luglio alle ore 18.30 presso la sede in via Celli, un incontro con i cittadini, le associazioni e quanti hanno a cuore le sorti della Riserva Statale del Litorale Romano.

“Non è tempo per azioni spot. Per ricostruire la Riserva c’è bisogno di tutta la competenza necessaria al fine di non fare danni all’ecosistema già fortemente compromesso. Chiediamo quindi che si attivi da subito un tavolo tra Ministero dell’Ambiente, Comune di Roma, Commissione di Riserva (che è stata Commissariata) e Università La Sapienza, al fine di programmare la ricostruzione di questo fondamentale sito per il nostro territorio. Siamo a conoscenza di ipotesi di alcuni cittadini che in buona fede si sono messi a disposizione per comprare pini e altre essenze arboree, ma non crediamo sia il metodo migliore, né fattibile. Il coinvolgimento dei cittadini e delle associazioni può essere molto fruttuoso per monitorare la Riserva e sventare altri tentativi di incendi”.

“Per spegnere le fiamme si è dovuta utilizzare l’acqua di mare, ciò ha sicuramente provocato un aumento della salinità delle falde acquifere che si risultavano essere già fortemente salinizzate. Bisogna fare una stima dei danni e procedere ad un progetto di ricostruzione con il coinvolgimento delle istituzioni e degli enti competenti”. “E’ necessario inoltre che il Comune di Roma approvi il Piano di gestione della Riserva, mai approvato dalla istituzione della Riserva avvenuta nel 1996. Bisogna uscire dal Commissariamento della Commissione di Riserva e ragionare una volta per tutte a come creare dei presidi di sicurezza all’interno. Lasciare nell’abbandono i beni pubblici porta non solo all’incuria e al degrado, ma anche a fenomeni criminali come quelli che abbiamo subìto. Da questo punto di vista si sta agendo con un ingiustificato e imperdonabile ritardo. Occorre predisporre con immediatezza il presidio della Riserva 24 ore su 24. Che cosa impedisce di chiedere con effetto immediato l'impiego dell'Esercito per la tutela di un bene protetto? ”.

“Invitiamo, pertanto, cittadini, comitati e associazioni a partecipare all’incontro per riflettere insieme su cosa si può realmente fare per la nostra Riserva, per sollecitare le istituzioni che sembrano immobili, per immaginare un futuro della nostra Riserva capace di creare occupazione responsabile e per tutelare uno dei più bei siti ambientali che madre natura ci abbia offerto”. Lo dichiara Gianluca Cavino per Spazio Berlinguer – Ostia.