Pineta di Castel Fusano: un tavolo tecnico per la riqualificazione del polmone verde
Di Redazione il 17/10/2024
Approvata una memoria in Campidoglio presentata dall’assessora Sabrina Alfonsi con il compito di determinare le linee guida per il progetto di riqualificazione dell’area attraverso indagini naturalistiche e ricerche ambientali condotte sul territorio
Ostia (Rm) – Approvata dalla Giunta Capitolina nella seduta di martedì 15 ottobre la Memoria presentata dall'assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi con la quale si dà mandato alla Direzione del Dipartimento Tutela Ambientale di istituire un Tavolo Tecnico che avrà il compito di determinare le linee guida per il progetto di riqualificazione dell’area della Pineta di Castel Fusano attraverso indagini naturalistiche e ricerche ambientali condotte sul territorio.
Attualmente la Pineta presenta diverse problematiche: l’area sconta ancora le conseguenze dell’incendio del 2000 - che ha coinvolto circa 300 ettari di sito - e negli ultimi anni è stata colpita dall’aggressione del parassita Tumeyella. Tale condizione è stata oggetto di attenzione da parte dell’amministrazione capitolina che ha provveduto ad effettuare circa 3.500 trattamenti di endoterapia, 149 abbattimenti e 110 messe a dimora. Tuttavia si è evidenziata la necessità di operare un intervento di riqualificazione più ampio che giustifica l’istituzione di un tavolo di ricerca e la definizione di uno studio di fattibilità conclusivo.
Il Tavolo, coinvolgendo diverse e specifiche competenze, dovrà valutare i vari aspetti di carattere paesaggistico e naturalistico del sito - che si connota per il suo sistema eterogeneo di biotipi, tra cui dune costiere, boschi, zone umide ed ambienti fluviali - per permettere l’avvio dell’iter di riqualificazione dell’area.
"La Pineta di Castel Fusano costituisce un unicum sia per la presenza della pineta secolare, sia per il sottobosco a macchia mediterranea" ha dichiarato l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi.
"Proprio per tali caratteristiche è necessario uno studio di dettaglio che consenta interventi mirati ed efficaci. Il Tavolo potrà avvalersi di specifiche competenze per elaborare le direttive che consentiranno una riqualificazione completa degli spazi. Le conseguenze del cambiamento climatico non possono essere ignorate e quindi una modifica parziale del paesaggio sarà inevitabile. Sono infatti già stati avviati alcuni interventi che hanno portato alla messa a dimora di pini di Aleppo, più resistenti, querce, lecci e sottobosco. Intendiamo restituire alla cittadinanza quest’area in modo che ne possa fruire nel modo migliore; a tal fine è stato anche potenziato il sistema di contrasto agli incendi, tramite un software collegato con la sala operativa della Protezione Civile" ha concluso l'assessora.
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