POLO NATATORIO DI OSTIA:RINALDI (IdV), 'CHIAREZZA SULL'ESITO DELLA GARA'
Il parlamentare Europeo dell'Italia dei Valori, On. Niccolò Rinaldi, membro della Commissione per il Commercio Internazionale, vuole fare chiarezza sulla vicenda riguardante il Polo Natatorio di Ostia. Nell'occhio del ciclone è finita anche Marziali Costruzioni Generali S.r.l. che, secondo molti, continua ad esporre la propria pubblicità all'interno di questo impianto mai utilizzato e ancora chiuso perché da terminare.
"L'appalto del Polo Natatorio di Ostia - chiarisce l'On. Rinaldi - rientrava nel campo di applicazione dell'Accordo sugli Appalti Pubblici (AAP). L'AAP, negoziato sotto l’egida dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) ed entrato in vigore nel 1981, regolamenta l’apertura degli appalti pubblici alla concorrenza internazionale ed è stato firmato da tutti i paesi dell'UE. Non capisco perché, dopo 2 anni, non sia avvenuta la necessaria pubblicazione dell'esito di gara".
"La normativa in materia - aggiunge Simona Mignozzi, referente IdV per il XIII Municipio - prevede che il relativo bando di gara venga pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea (GUCE, serie "S") affinché ne siano messe a conoscenza tutte le imprese interessate, indipendentemente dallo Stato membro di provenienza. Tale normativa analogamente stabilisce che ne sia dato pubblico esito di aggiudicazione. Addirittura, l'articolo XVIII dell'AAP prevede che la pubblicazione dell'esito di gara avvenga entro 72 giorni dopo la stipula del contratto, così come l'Appendice II indica chiaramente che tale pubblicazione debba essere fatta sulla GUCE". "Il problema - continua l'Ing. Andrea Schiavone, di LabUr - è che il bando di gara prevedeva un importo a base d’asta di € 14.891.066,09 per lavori a corpo (comprensivi di € 440.562,18 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso ed € 205.659,99 per oneri di progettazione esecutiva), IVA esclusa. I conti presentati dal Commissario Delegato invece sono arrivati quasi al doppio (circa 26 milioni ad aprile 2009), senza nessun giustificativo di spesa e sono destinati ad aumentare perchè i lavori non sono ancora terminati".
"Tutto questo - conclude On. Niccolo' Rinaldi- potrebbe però comportare un motivo di infrazione alla normativa europea e mettere in discussione l'assegnazione della gara con conseguenze facilmente immaginabili, sono certo che il Commissario Delegato ai Mondiali di Nuoto saprà darci le dovute spiegazioni".