I carabinieri hanno tratto in arresto un 57enne, titolare di una ditta di trasporti, per i reati di ricettazione, riciclaggio e auto riciclaggio. L’uomo è stato posto ai domiciliari

Pomezia (Rm) – Rubavano e modificavano i camion per rivenderli. I carabinieri della Compagnia di Pomezia hanno arrestato un 57enne italiano, in esecuzione di un’ordinanza che dispone la custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, su richiesta della locale Procura della Repubblica, poiché gravemente indiziato di ricettazione, riciclaggio e auto riciclaggio.


Più nel dettaglio, nel mese di agosto del 2022, i militari della Stazione Roma - Divino Amore, nel tentativo di rintracciare un mezzo rubato, avevano scoperto la presenza di due motrici e cinque semirimorchi, nascosti all’interno del capannone di una ditta di trasporti, riconducibile all’arrestato. 


In questa occasione, i carabinieri avevano accertato che poco prima del loro arrivo alcune persone si erano date alla fuga interrompendo la ripunzonatura del telaio di un mezzo che era stato privato anche delle scritte laterali. Ne scaturiva un’attività d’indagine che ha consentito ai Carabinieri di appurare come i mezzi pesanti fossero stati rubati in varie località delle provincie di Roma e Latina per poi essere modificati nelle loro componenti identificative e mediante apposizioni di targhe alterate con lo scopo di reimmetterli per la vendita sul mercato legale.


I gravi elementi indiziari raccolti hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere e ottenere dal Gip del Tribunale il provvedimento cautelare che dispone l’arresto per un autotrasportatore di origini calabresi operante nel settore. L’arrestato, quindi, è stato condotto dai militari presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari.


Si precisa che, considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l'indagato deve considerarsi innocente fino ad eventuale sentenza definitiva.