Fiumicino - "Giudichiamo inaccettabile il parere negativo espresso dal Consorzio di Bonifica sul progetto per il nuovo ponte della Scafa. Siamo certi del rispetto delle Norme che hanno spinto il Consorzio ad esprimere quel parere, ma per noi è politicamente inaccettabile lasciare un intero quadrante, dove abitano e si muovono decine di migliaia di persone ogni giorno, ostaggio di un unico ponte realizzato negli anni 60 e che versa in non buone condizioni.

È per noi inaccettabile chiudere con un colpo di spugna un incredibile iter che si trascina da oltre 15 anni. Non possiamo, inoltre, non esprimere il nostro sconcerto, non solo di fronte a qualche grido di giubilo di qualcuno, ma anche di fronte all'assordante silenzio della politica e dell'intera Amministrazione. Non è pensabile fare “fuoco e fiamme” per una rotonda ad uno svincolo e subire passivamente lo stop ad un'opera fondamentale per un intero quadrante di territorio.

Chiediamo, quindi con forza al Comune di Fiumicino, al Comune di Roma ed anche alla Regione Lazio di attivarsi al più presto per trovare una soluzione alternativa, che possa ottenere i vari pareri positivi e che possa essere realizzata in tempi ragionevoli e, contemporaneamente, facciamo appello a tutte le Istituzioni affinché arrivino al più presto alla progettazione definitiva di un secondo ponte sul fiume Tevere, per collegare direttamente l'entroterra del X Municipio di Roma con la Roma – Fiumicino, come già da noi richiesto in più occasioni".

Lo dichiara in una nota  Orazio Azzolini, presidente del Circolo Energie per Fiumicino