Ponte Galeria - Nella notte del 24 agosto scorso una terribile esplosione distrusse un bar in via Aurelia, all’altezza di Malagrotta, di proprietà di un macedone di 36 anni. Ma quella che in un primo momento era sembrata un’azione minatoria riconducibile alla gestione dei videopoker, si è invece rivelata una tentata truffa all’assicurazione. Ieri sera, infatti, dopo prolungate e complesse indagini, i carabinieri della stazione di Ponte Galeria e gli agenti del commissariato Monteverde hanno fermato il proprietario del locale e due uomini, un pregiudicato rumeno di 24 anni ed un operaio macedone di 29, con l'accusa di incendio aggravato e frode assicurativa. Le indagini hanno accertato che il piccolo imprenditore, versando in gravi difficoltà economiche, aveva assoldato i due uomini per danneggiare con un modesto incendio il suo locale al fine d'intascare il premio dell'assicurazione, stipulata appositamente un mese prima.

 

Tuttavia qualcosa era andato storto e, ben al di là di quanto pianificato, l'incendio aveva provocato una fortissima detonazione che aveva completamente distrutto il locale, causando anche danni alle abitazioni ed alle strutture adiacenti. Il rumeno, rimasto seriamente ustionato nel corso dell'attentato, dopo alcuni giorni di gravi sofferenze  patite nella propria abitazione, si era presentato, sotto falso nome e raccontando un'inverosimile versione, al pronto soccorso dell'ospedale di Civitavecchia, per essere da lì trasferito d'urgenza al reparto di chirurgia dell'ospedale Sant’ Eugenio di Roma. Gli agenti del commissariato ed i militari dell'Arma hanno da lì avviato le proprie indagini ricostruendo, in pochissimi giorni, l'intera vicenda. I tre uomini si trovano ora nel carcere romano di Regina Coeli in attesa d'essere sentiti dal magistrato.