'Ostia antica: pronti a rivolgerci al ministro Franceschini'
Ostia antica – Focus questa mattina in commissione lavori pubblici sui tanti problemi che interessano Ostia antica. A segnalarli al presidente, il consigliere democratico Francesco Spanò, i cittadini. In ‘ordine sparso’ la vicenda del castello di Giulio II, chiuso al pubblico da oltre sei mesi per interminabili lavori di ristrutturazione. I ponteggi che da ormai dieci anni deturpano le mura del borgo rinascimentale di Ostia antica ancora al loro posto, senza che si sappia se e quando il comune di Roma e la Sopraintendenza interverranno per toglierli mettendo in sicurezza quel che c’è da mettere in sicurezza. Il lastricato che invece degli storici sampietrini presenta delle ‘toppe’ di asfalto. I lavatoi che, restaurati a fine novembre con un investimento di 150mila euro, sono ancora in attesa di essere affidati tramite bando pubblico ad un’associazione affinché diventino un luogo di aggregazione aperto ai cittadini, un polo culturale dove organizzare eventi, rilanciando Ostia antica come gioiello turistico da promuovere e valorizzare non solo a livello locale.
“Ed intanto”, spiega Piero Labbadia, studioso e progettista delle ex fontane di via della Gente Salinatoria, “rischiano di degradarsi anche per l’accumularsi delle foglie in assenza di una sia pur minima manutenzione. Di pregio le vetrate che le proteggono, costate 30mila euro: occorre pensare ad una sorveglianza prima che qualche malintenzionato prenda un martello rompendole. Ciò che purtroppo oggi si respira entrando a Ostia antica è un’atmosfera di degrado: vorrei invece che fosse considerata nella globalità, come patrimonio e ricchezza arrivando fino ad interessare il ministero per i beni culturali. L’amministrazione locale”, conclude, “può essere strumento per questo obiettivo. Purtroppo ogni volta che ci incontriamo per discutere si allunga la lista dei problemi: oggi devo segnalare anche le infiltrazioni di acqua”. Per quanto riguarda la questione dei ponteggi, il presidente Spanò aveva invitato la responsabile della sopraintendenza e la presidente della commissione cultura capitolina: entrambe hanno disertato l’incontro.
Resta così irrisolto il problema delle impalcature, una bruttura denunciata ormai da tanti anni dai residenti e dai locali comitati di quartiere. Il consigliere democratico, spazientito, riferendo anche dell’interessamento dell’assessore municipale alla cultura, Sandro Lorenzatti, ha detto che se comune ed ente non risponderanno entro tempi brevi si rivolgerà direttamente al ministro Franceschini. Per quanto riguarda la pavimentazione l'assessore ai lavori pubblic, Antonio Caliendo, ha spiegato che le 'toppe' di asfalto sono state necessarie ai fini della sicurezza in quanto al borgo si sono svolti eventi a carnevale. Torneranno i sampietrini ma questo dipenderà dalle risorse disponibili e dall'assessore comunale Pucci. Veronica Piro, presidente del locale comitato di quartiere, non ha nascosto la delusione per l’esito della riunione: “Facciamo tante commissioni ma ancora nessuna risposta. Non è stato risolto nulla”. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Paolo Ferrara, ha proposto di ‘pressare’ il Campidoglio con una delibera utile a sbloccare la situazione. Per il momento, dunque, un nulla di fatto. I ponteggi restano al loro posto, la rocca chiusa e per i lavatoi si attende il bando, che non si sa quando sarà pronto.
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