Roma - I numeri sulla povertà diffusi oggi da Coldiretti sono dati “da terzo mondo” per il Codacons, che chiede provvedimenti ad hoc da parte del Governo. “L’incredibile aumento del numero di persone costrette a chiedere aiuto per sfamarsi è una vergogna per un paese civile – afferma il presidente Carlo Rienzi – Oltre ai 4 milioni di poveri certificati dalla Coldiretti, occorre ricordare che lo scorso anno nel nostro paese è salito a 15 milioni il numero di individui in condizione di deprivazione o disagio economico, ossia il 25% dell’intera popolazione italiana”. “Di fronte a questi dati ci chiediamo come sia possibile rimandare ancora l’emanazione di un decreto contro la povertà, in grado non solo di dare sostegno alle famiglie in crisi, ma anche di incrementare il potere d’acquisto e agevolare i consumi da parte dei cittadini, così da rimettere in modo l’intera economia nazionale” – conclude Rienzi. 

‘Un taglio alla povertà’ nel Lazio per aiutare le persone che soffrono maggiormente della profonda crisi economica è quanto prevede una Memoria di Giunta sul Programma straordinario per il contrasto alle situazioni di indigenza e di esclusione sociale con uno stanziamento di 12 milioni di euro. Il Programma si articola in due parti: 7 milioni di euro andranno direttamente ai Comuni (2,7 mln ai Municipi di Roma Capitale), mentre 5 milioni di euro saranno assegnati con un bando pubblico aperto a tutti i soggetti del Terzo settore che operano nel campo del contrasto alla povertà. Lo scopo è quello di ampliare l'offerta dei servizi già attivi stimolando l'integrazione fra soggetti pubblici e privati secondo il principio di sussidiarietà. “E’ un segnale molto importante quello che vogliamo dare - spiega il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - proprio in occasione della Giornata Mondiale della lotta contro la Povertà.  In un momento in cui l’azione politica è orientata ai tagli alla spesa pubblica e ai servizi noi non lasciamo soli le cittadine e cittadini del nostro territorio che ogni giorno lottano contro la miseria per affermare il proprio diritto a vivere una vita dignitosa. Solo con azioni concrete e con un impegno comune con tutto il mondo del Terzo settore, per combattere le nuove povertà e l'esclusione sociale che sono la vera piaga aperta dalla crisi economica, riusciremo ad avere una Regione solidale”.

 

Un pacchetto di misure che la Regione Lazio mette a disposizione di Comuni e Terzo settore sia per gli interventi strutturati, come le mense, l'accoglienza notturna, la distribuzione di alimenti e i percorsi di inclusione sociale per disoccupati, mamme sole con minori, anziani a basso reddito ed emarginati, sia per l'erogazione di buoni spesa, buoni pasto, contributi economici a integrazione del reddito familiare e per le utenze domestiche. “Noi vogliamo lanciare un messaggio chiaro – spiega l'assessore alle politiche sociali, Rita Visini – la priorità è dare un taglio alle sacche di povertà, non ai diritti delle persone. Nel Lazio ci sono un milione e duecentomila persone che vivono con un reddito tra 0 e 800 euro al mese: sono persone che già vivono nell'indigenza o alle quali basta una spesa imprevista per ritrovarsi in difficoltà”. “Questo Programma di interventi - conclude Visini - è una boccata d'ossigeno per i Comuni, che potranno contare su risorse aggiuntive per garantire i servizi essenziali di contrasto all'indigenza, e una opportunità importante per l’associazionismo del Lazio che vogliamo sostenere”.