Prima rubano poi appiccano il fuoco: distrutto l’emporio cinese di Dragona
Dragona – Al lavoro con le mascherine sul volto e i guanti per cercare di salvare il salvabile. Anche se di roba da salvare dalla furia devastatrice del fuoco che ha distrutto, fuso e annerito ce n’è ben poca. Ma tant’è. Da stamattina i quattro, cinque cinesi della famiglia proprietaria del grande emporio di via Francesco Donati, a Dragona, stanno metodicamente portando all’esterno del negozio la merce, riempiendo uno dopo l’altro dei grandi sacchi per l’immondizia: le cose da buttare sono purtroppo tantissime. Sui giocattoli, le pentole, le pantofole, i quaderni c’è uno spessissimo strato di nerofumo. La stessa atmosfera è irrespirabile. La titolare è accosciata davanti all’entrata, il viso annerito, lo sguardo perso nel vuoto. Sembra priva di energie. In un attimo i sacrifici e il lavoro di tanti anni svaniti, inceneriti nel rogo che qualche balordo avrebbe appiccato dopo aver fatto razzia di profumi e materiali hi-tech.
A spiegare l’accaduto, in un italiano stentato, una giovane che seleziona, scarta per poi gettare via un oggetto dopo l’altro. Secondo quanto ci riferisce questa notte i ladri si sarebbero introdotti all’interno e dopo aver rubato avrebbero dato fuoco all’emporio prima di scappare. Questa la sua versione, che tuttavia deve essere suffragata dai riscontri della polizia, intervenuta sul posto. Alla proprietaria, una donna minuta dall’età indefinita, chiediamo se l’attività sia assicurata. Ma lei scuote lentamente la testa, desolata. Gravissimi i danni. I residenti di Dragona stanno esprimendo in queste ore solidarietà ai commercianti. Secondo quanto si apprende l’incendio sarebbe divampato questa mattina poco prima delle sette. In breve sul posto i vigili del fuoco di Ostia e poco dopo le volanti del commissariato Lido e la polizia scientifica per le rilevazioni. Da appurare se il rogo sia scaturito da un corto circuito o sia invece di matrice dolosa. Il negozio si trova al pianterreno di un edificio non abitato, dichiarato al momento inagibile. Indagini in corso della polizia.
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