Ostia – ‘Noi non ci stiamo!’ Mobilitazione dei cittadini, delle associazioni e dei comitati di Ostia contro la decisione di prorogare il commissariamento del X Municipio di altri sei mesi. Da quando si è diffusa la notizia del provvedimento sono state numerose le realtà del territorio che hanno espresso opposizione e si sono organizzate per inviare una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella quale chiedono di non firmare la proroga. Hanno inoltre preso posizione contro il prolungamento del commissariamento diversi rappresentanti delle forze politiche.

A parte la posizione ufficiale dei partiti, si è creato un movimento di cittadini che si incontrerà sabato 7 gennaio, alle ore 10, in piazza Anco Marzio con l’obiettivo di ‘organizzarsi’. “Cittadini, CdQ, Associazioni, Gruppi Culturali e Sociali, Commercianti, fuori dai partiti, dalle etichette e bandierine politiche, oscure realtà decisamente latitanti, in sinergia tutti insieme, per una causa comune!”, si legge in una nota diffusa da Gaetano Di Staso del Gruppo spontaneo cittadino "Noi non ci stiamo...".

Mercoledì 4 gennaio Sinistra italiana X Municipio ha avviato a Ostia la raccolta di firme all'appello promosso dai cittadini perché “altri sei mesi di proroga significherebbero andare a votare nel 2018” e, dunque, si continuerebbe una situazione di stallo per il territorio. Sono state centinaia le email inviate all'indirizzo del Presidente della Repubblica. Sinistra italiana ha aderito all'appello ed invita pertanto “tutti i cittadini ad aderire con urgenza via mail e, dal 4 gennaio, a firmare ai banchetti sparsi sul territorio”.

“Appare assurdo che la decisione del prolungamento del commissariamento sia avvenuta senza nessuna rendicontazione ai cittadini sui risultati ottenuti in questi quasi 16 mesi di commissariamento e senza sapere per quale motivo si giustifichi un prolungamento che ci porterebbe di fatto a votare nel 2018”, dichiarano Roberto Ribeca e Marco Possanzini di Sinistra italiana X Municipio. “La cosiddetta "ordinaria amministrazione" ha provocato un immobilismo allarmante non più sopportabile. C'è bisogno di avviare il rilancio del nostro territorio in modo partecipato e con una democrazia che non può più dormire. Solo con forme di democrazia partecipata si sconfigge la mafia. Lo ribadiamo”, concludono Roberto Ribeca e Marco Possanzini, “la mafia, la corruzione ed ogni forma di malaffare si sconfiggono con più, non con meno, democrazia. Pertanto, continueremo la nostra battaglia, mettendo in campo una serie di azioni democratiche e partecipate per fare in modo che il nostro Municipio esca da questa impasse dal sapore meramente politico”.

Fabrizio Santori, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, interviene sulla questione: “Restituire ai cittadini del X Municipio la facoltà di scegliere chi deve governarli, rendendo loro quella democrazia che è venuta meno con il commissariamento seguito ai fatti di Mafia capitale. Sosteniamo, dunque, l’appello del nostro capogruppo alla Camera dei Deputati, Fabio Rampelli, per un ritorno alle urne in questo territorio di Roma che sta scontando la pessima gestione e il marcio che ha pervaso l’amministrazione targata Pd. E’ ingiusto gettare ulteriore discredito su un municipio i cui cittadini sono incolpevoli rispetto alle malefatte di una parte politica connessa con la malavita. Da Ostia all’entroterra, dall’Infernetto ad Acilia, Axa, Casal Palocco, in questo vasto territorio vivono persone perbene e oneste che ogni mattina si alzano per andare a lavoro, conducendo una vita normalissima come fanno milioni di romani nel resto della città. E’ insopportabile che la loro onorabilità possa essere infangata per colpe che non hanno commesso. Il governo Gentiloni non segua le orme dell’esecutivo Renzi, faccia finire il commissariamento e offra finalmente al X municipio un’opportunità di riscatto e normalità, facendolo uscire da questo Purgatorio”, conclude.