Roma -  “Apprendiamo con forte preoccupazione la proposta del Ministro Franceschini di prorogare fino al 2033 le concessioni balneari in atto, bloccando le procedure di riassegnazione: un regalo alla lobby dei balneari che espone una volta di più l’Italia alle sanzioni europee per la non attuazione della Direttiva Bolkestein”. Così Nando Bonessio, Guglielmo Calcerano e Anna Catalani, esponenti dei Verdi-Europa Verde del Lazio e di Roma.

“Non bastavano, – proseguono, – le inaccettabili dichiarazioni dell’Assessore all’ambiente di Ostia, Alessandro Ieva, secondo cui ‘le spiagge libere del litorale non sono essenziali’. Si delinea ora un provvedimento sbagliato e inutile: sbagliato perché il diritto al libero accesso alle spiagge va tutelato anche in tempi di Coronavirus; inutile perché la legislazione statale non è idonea e non può derogare alla normativa europea sull’obbligo di svolgere periodiche gare per l’assegnazione dell’arenile”.

“Se davvero si vuole proteggere il settore turistico, si pensi, ad esempio, a sgravi e crediti fiscali per gli esercenti, con il buon gusto di escludere da qualsiasi tipo di beneficio i balneari che hanno commesso abusi edilizi, almeno fino a quando non saranno stati rimossi e integralmente pagate le sanzioni. Sanzioni che, per la sola Ostia, hanno raggiunto nel 2019 la considerevole somma di oltre 1 milione di euro, come certificato dal Municipio X di Roma Capitale. È a questi imprenditori virtuosi che il Ministro Franceschini vuole prorogare l’uso degli arenili? Ci si affretti piuttosto a varare una disciplina unitaria per le nuove gare, che punti a premiare gli imprenditori rispettosi della legge e che siano in grado di garantire il libero accesso al litorale e servizi balneari ecosostenibili. Ci sentiamo, infine, – concludono Bonessio, Calcerano e Catalani, – di sostenere pienamente l’istanza con cui il Coordinamento Nazionale Mare Libero chiede agli Enti Locali di prestare particolare attenzione ai servizi di sistemazione, vigilanza e pulizia delle spiagge libere”.