Venerdì 24 novembre il sit-in degli utenti della Roma-Lido, ora Metromare, e Roma-Viterbo, per “protestare contro lo stato di degrado raggiunto dalle due ferrovie ex-concesse, degrado che dopo 17 mesi di subentro di Cotral e Astral ad Atac è diventato insostenibile. Abbiamo lanciato un segnale forte all'azienda: noi non ci pieghiamo e non rinunciamo a rivendicare il diritto ad un trasporto efficiente”

Ostia (Rm) - “Nonostante la giornata lavorativa e la location non facilmente raggiungibile, alcune decine di pendolari si sono dati appuntamento nella mattinata di venerdì 24 novembre sotto la sede di Cotral alla Romanina per protestare contro lo stato di degrado raggiunto dalle due ferrovie ex-concesse, Roma-Lido, ora Metromare, e Roma-Viterbo, degrado che dopo 17 mesi di subentro di Cotral ed Astral ad Atac non si è fermato, anzi, è aumentato fino a diventare insostenibile”.

 

Lo dichiarano in una nota gli organizzatori del sit-in, il Comitato Pendolari Roma Nord e Comitato Pendolari Roma Ostia.

 

“Pochi treni in circolazione, ritardi su ritardi, soppressioni, treni che si guastano durante il tragitto, persone costrette a viaggiare come animali, malori, insomma un lento degrado che pare senza fine, nonostante i baldanzosi annunci delle aziende di gestione, per le quali il disagio è minimo ed andrà tutto bene. – sono tornati a denunciare i due Comitati - I pendolari, quelli che subiscono i disservizi quotidianamente e che hanno la vita rovinata, pur non avendo alcuna colpa, sono gli unici a pagare. Nessun altro, fra chi ha responsabilità, ha mai pagato. Oggi i pendolari hanno urlato la loro rabbia sotto le finestre di Cotral, primo step di un cammino che li porterà presto sotto altre finestre. La manifestazione – hanno sottolineato - è riuscita”. 

 

“Hanno dato la loro adesione alcune sigle sindacali (CGIL, USB, ORSA, FAISA) ed erano presenti importanti testate giornalistiche. La presenza e la solidarietà dei sindacati hanno avuto fra l'altro lo scopo di consolidare i rapporti e di rifiutare ogni contrapposizione fra viaggiatori e lavoratori, hanno proseguito. 

 

“Oltre ai rappresentanti dei pendolari hanno preso la parola De Angelis della CGIL, Leone di USB e poi il consigliere capitolino di Azione, Carpano, ed il rappresentante di Rifondazione Comunista, Carroccia. I pendolari intendevano consegnare alla direzione dell'azienda una lista di interventi urgenti da mettere in campo subito per migliorare il servizio, ma peccato che stranamente stamani dello strato apicale non c'era proprio nessuno. Solo verso la fine è sceso, molto defilato, un delegato del presidente di Cotral, che ha ritirato la lista. Non ci facciamo certo illusioni, ma crediamo di aver lanciato un segnale forte all'azienda: noi non ci pieghiamo e non rinunciamo a rivendicare il diritto ad un trasporto efficiente. Non finisce qua”, hanno concluso.