Ostia - Venerdì 8 maggio a Ostia si scende in piazza per protestare contro la riforma della "Buona Scuola" di Renzi. Dopo lo sciopero nazionale di ieri, 5 maggio tenutasi a Roma da Piazza della Repubblica a Piazza del Popolo che ha visto la partecipazione di oltre 100 mila persone, tra cui anche gli insegnati del X Municipio, continua la protesta con l'iniziativa di venerdì per dimostrare la loro disapprovazione per la riforma. A Ostia un corteo pacifico di insegnanti sfilerà nella serata di venerdì per chiedere al Premier Renzi di rivedere la riforma, il motto emblematico infatti è "Riforma sì, ma non così". Il disegno di legge prevede il riordino degli organi collegiali, pieni poteri discrezionali al dirigente scolastico, sgravi fiscali per le scuole primarie, l'iscrizione diretta del personale docente su albi regionali. Ma i precari temono che non si dia abbastanza peso alle assunzioni a tempo indeterminato,  e che gli stanziamenti alle scuole private danneggino le scuole pubbliche.

 
Venerdì  8 maggio gli insegnanti e il personale ATA scenderanno in Piazza Anco Marzio alle ore 18 che sarà colorata di palloncini e striscioni che hanno campeggiato i giorni scorsi negli Istituti sarà messa in scena una pantomima ed altre azioni teatrali per  esprimere il dissenso. per dirigersi poi al Pontile alle ore 20.00  dove con un atto simbolico verrà lanciata nel cielo una lanterna per fare "luce sulla scuola pubblica". L'obiettivo dicono gli organizzatori è quello di sensibilizzare ulteriormente sul tema della scuola.


Immediato il commento da parte di alcuni esponenti politici: il ministro Boldrini ha commentato con un tweet: "la protesta merita rispetto, mi auguro che in questi giorni in Commissione e dal 15 maggio in aula, la scuola italiana, i suoi docenti, possano avere le risposte che meritano". Matteo Renzi invece ha spiegato: "senza la riforma il paese non cambia, ma che è disponibile ad ascoltare le ragioni della protesta". Ma sono chiari riguardo i punti fermi della riforma come, l'autonomia scolastica, nè sulla facoltà dei presidi di scegliersi il team. Ma i precari temono che non si dia abbastanza peso alle assunzioni a tempo indeterminato, e che gli stanziamenti alle scuole private danneggino le scuole pubbliche.

"Invitiamo tutti i docenti del litorale a venire in piazza per ribadire il proprio NO a questa riforma scellerata" dice la prof. Giuliana Di Pillo ex portavoce M5S del X Municipio, che aggiunge:"Alle 20,00 ci sposteremo al pontile dove faremo volare una lanterna per simboleggiare la luce di cui avrebbe bisogno la scuola pubblica per uscire dalle tenebre in cui è stata relegata da una politica miope ai reali bisogni degli studenti e degli insegnanti".