Prova del cuoco: gli animalisti denunciano Beppe Bigazzi
Milano – “Adesso basta: Giuseppe Bigazzi se ne deve andare dalla Rai”, dichiara Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente – Aidaa, all’indomani della trasmissione La Prova del cuoco, andata in onda ieri, giovedì 12 febbraio su Rai Uno alle 12.20, in cui avrebbe “istigato all’uccisione dei caprioli e più in generale degli ungulati sostenendo che: ‘sono il flagello della natura e delle colture’ e sostenendo che ‘la crisi della produzione agricola dipende dagli ungulati che distruggono le colture’. “Dopo la vergognosa vicenda della presentazione della ricetta su come cucinare un gatto, oggi questo signore, pagato con i nostri soldi, ha pensato bene di pontificare sulla caccia, sostenendo che quella contro gli ungulati viene chiusa troppo presto in quanto secondo questo signore gli animali sono dannosi alle colture e quindi, secondo questo personaggio, è giusto che i cervi e gli altri ungulati vengano abbattuti senza ritegno. Per questo”, conclude Lorenzo Croce, “questo signore deve vergognarsi e con lui si devono vergognare coloro che permettono simili affermazioni sanguinarie nei programmi televisivi dell'ammiraglia rai all'ora di pranzo. Inneggiare alla caccia è inneggiare alla morte”, conclude. Per questo motivo Aidaa ha denunciato Beppe Bigazzi per violazione degli articoli 722 in merito al prelevamento della fauna selvatica e delle specie protette e per istigazione a delinquere presso la procura della repubblica di Milano.
Questa la denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Milano:
"ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE PENALE DI MILANO
procura.milano@giustizia.it DENUNCIA PENALE CONTRO IL SIGNOR BIGAZZI GIUSEPPE DETTO BEPPE.
Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente a Pregnana Milanese nella mia qualità di presidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con sede legale in Pregnana Milanese via Roma 62 (c.i. NUMERO AR5684972 rilasciata dal comune di Pregnana Milanese in data 19 maggio 2011) CONSIDERATO CHE il Commendator Bigazzi Giuseppe detto Beppe nato a Terranuova Bracciolini il 20 gennaio 1933 domiciliato per quanto riguarda codesta denuncia presso la SEDE RAI di Milano sita in corso Sempione 22 durante la trasmissione LA PROVA DEL CUOCO in onda su Rai uno il giorno 12 febbraio 2015 (http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-00154cc9-78fc-4b72-9e8a-21d5e129db14.html#p= ) nel suo intervento attorno al minuto 19 della trasmissione inneggiava a piu riprese sulla necessità di cacciare i caprioli e gli altri ungulati anche a caccia chiusa, sostenendo a torto che alcune regioni avevano “nominato dei macellai appositi e avevano aperto la caccia anche a caccia chiusa in quanto i caprioli sono un flagello della natura” ed incitando cosi alla violenza diretta ed indiretta contro i caprioli e gli altri ungulati. Inoltre sempre in maniera del tutto assolutamente inappropriata il Bigazzi nel suo intervento dava ai caprioli la colpa del fatto che vengono distrutte le culture di fagioli e fave (?).
Tenuto presente che il capriolo è un ungulato oggetto di programmi di reintroduzione del territorio, appare evidente la forzatura delle dichiarazioni rilasciate davanti a milioni di spettatori da parte del commendator Bigazzi che o è ignorante in materia (e questo sarebbe grave in quanto pagato con soldi del canone pubblico) oppure, come lo scrivente ritiene è in cattiva fede e dicendo una serie di falsità tende a sostenere la caccia, commettendo a mio avviso però la violazione dell'articolo 722 del codice penale legato alla cattura, uccisione, distruzione e prelevamento dei animali appartenenti alle specie protette. Oltre ad incitare la popolazione alla violenza contro gli animali diffondendo artatamente dicerie e menzogne. FATTO QUESTO AGGRAVATO DAL FATTO CHE QUESTE AFFERMAZIONI sono diffuse dal mezzo televisivo. Per questo motivo denuncio il commendator Bigazzi Giuseppe detto Beppe per il reato di cui all'articolo 722 del codice penale e per l'articolo 414 c.p. Chiedo a codesta procura di agire in conseguenza contro il denunciato ai sensi di legge. Chiedo altresi di essere avvisato ai sensi dell'articolo 404 c.p.p qualora codesta procura decida di archiviare la presente denuncia.
In fede Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA”