Ostia - "L'immagine di Roma e dell'Italia, con l’allucinante scoperta della cupola mafiosa nella Capitale, subisce un colpo micidiale", dichiara in una nota Gioacchino Assogna, segretario del Partito socialista del municipio X. “Che il sistema Alemanno a Roma avesse prodotto fenomeni riprovevoli come "parentopoli" all'Atac e le nomine di personaggi con precedenti criminali all'Ama, è confermato dalle molte indagini e dai pronunciamenti dei tribunali. Ciò che sta emergendo, grazie al nuovo procuratore di Roma dottor Pignatone, è la presenza di organizzazioni criminali e mafiose collocate nei "gangli decisionali" per imporre nomine compiacenti e garantirsi la gestione di tanti soldi pubblici a spese dei cittadini. E' allarmante che il procuratore di Roma abbia nella conferenza cittadina del Pd nei giorni scorsi indicato Ostia e il litorale come territori dove la criminalità si è affermata, diffusa e consolidata, senza che le nostre istituzioni facciano sentire la propria voce di impegno conseguente e adeguato”, prosegue l’esponente politico. “Non sono più i tempi del garantismo peloso "che bisogna aspettare che la giustizia faccia il suo corso", lasciando al loro posto i personaggi coinvolti. Questo purtroppo è "assolutamente insufficiente", bisogna avere il coraggio di dare segnali forti, a cominciare dalle cariche politiche, con la rimozione di tutte le persone coinvolte. Deve far riflettere il Pd e il sindaco stesso di aver nominato, in responsabilità delicate, personaggi collegati con queste organizzazioni criminali: - Politano, responsabile del Dipartimento Trasparenza del Campidoglio; - Scozzafava, direttore Dipartimento Servizi Sociali; -Turella, dirigente Servizio Giardini; - Odevaine, gà Capo di Gabinetto di Veltroni, al Coordinamento sull'accoglienza dei rifugiati e immigrati, che riceveva dal clan 5.000 euro al mese; .- - Coratti, Presidente del Consiglio Comunale; - Ozzino, Assessore alla Casa del Comune d Roma; - Patanè, renziano, Consigliere Regione Lazio. A questi si aggiungono il caso dell'on. Di Stefano, coinvolto in un grande giro affaristico-corruttivo e utlizzato da Renzi alla Leopolda a guidare un tavolo tematico, con le intercettazioni che gettano molte ombre sulle stesse Primarie del PD Romano con i 140 voti dati a Giuntella (oggi presidente PD Romano) e gli 80 voti a Cosentino (Segretario Romano del PD), unitamente alla sconcertante fotografia di una cena romana che vede insieme il ministro del Lavoro Poletti, l'On. Marroni, l'Assessore Ozzimo, insieme all'ex sindaco Alemanno e agli altri inquisiti del clan mafioso, Panzironi, Buzzi e Casamonica. Se non vogliamo che i cittadini esprimano la propria rabbia e sfiducia considerando le forze politiche "tutte uguali e inaffidabili", è assolutamente necessario e urgente assumere decisioni politiche forti e adeguate per un segnale di discontinuità e di cambiamento radicale con il "commissariamento degli organismi coinvolti e la sospensione da ogni ruolo politico e amministrativo"”, continua la nota del Psi. “Noi Socialisti rimaniamo sempre dei garantisti, ma di fronte a questo livelli di criminalità, l'attesa delle conclusioni delle indagini e dei processi deve avvenire in posizione di esclusione temporanea dagli incarichi ricoperti. Mi auguro che il Psi ai diversi livelli assuma una presa di posizione esplicita al riguardo senza anacronistiche timidezze. Non c'è dubbio che il danno per Roma e per l'Italia è molto alto e incidente. Per questo servono provvedimenti chiari e urgenti”.