Punto D: “’Avvisi di pagamento’ nei consultori: garantire privacy e gratuità”
‘ERRORE GRAVISSIMO’ - “Il più grave perché irreparabile. Un danno che rischia in questo modo di minare quella fiducia che le donne devono poter riporre nei consultori che, per la loro stessa natura, si differenziano da qualunque altro servizio per la tutela della salute pubblica della donna, in completa riservatezza e gratuità. La complessità, anche emotiva, delle prestazioni che vengono erogate da una struttura consultoriale, richiede un'attenzione in più. Pertanto giudichiamo un errore del genere di una gravita' assoluta. Una disattenzione che, come altre, rischia di contribuire allo smantellamento e al mancato riconoscimento dei consultori stessi, come spazio pubblico aperto ma riservato e come luogo di riferimento per la salute femminile. Non si potrà rimediare alla violazione della privacy delle donne e delle giovani che si sono viste recapitare a casa gli avvisi di pagamento, ma si può chiedere l'immediata revoca degli avvisi stessi, il blocco di ulteriori invii e soprattutto un maggiore rispetto e una più accurata cautela quando c'è di mezzo la salute della donna”, conclude l'associazione di genere Punto D, attiva nel municipio Roma X per il contrasto alla violenza di genere e la salute psico-fisica della donna.
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