Roma - Secondo Daniel Goleman, celebre psicologo statunitense, oggigiorno l’empatia è fondamentale, laddove si intende la capacità di immedesimarsi in una situazione, viverla e scrutarla. Concetto a cui si lega, giocoforza, quello di emozione. Eccolo, l’aspetto emotivo, sempre più centrale nella vita quotidiana. E in ogni aspetto del reale. Basti pensare a quello del mondo del gioco. Nel 2020 non basta più creare e avere un prodotto di gioco, grazie ad esigenze di un pubblico che chiede due volte più di prima. Occorrono, spesse volte, strategie ben più efficaci. Causa di quella rivoluzione digitale che ha stravolto un mondo.

Il consumismo è oggi molto più di un trend, e il consumo digitale molto più di una certezza. Per giunta in crescita, in ogni campo e anche in quello del gioco, come ben noto a tutti gli operatori di casinò online che, negli ultimi anni, hanno cominciato ad investire sempre più nel digitale. Sia per la rete fisica, ma soprattutto per la nuova frontiera dell’online: tutte azioni che vanno a trasformare il concetto di luogo di gioco ed esperienza virtuale.

La nuova sfida del settore dei casinò online è quella dell’esperienza: esperienza intesa come di gioco ma non solo, a trecentosessanta gradi. Narrativa, storica, letteraria, virtuale e reale allo stesso tempo. Coinvolgente, attraente e innovativa. Va da sé che l’area di maggior crescita del gaming sia quella digitale, grazie anche ai dispositivi mobile che, anno dopo anno, vanno a migliorarsi sempre più: ciascuno smartphone oggi permette di giocare in maniera immediata e istantanea, contribuendo così all’espansione di un mercato sempre più digitalizzato. Per le aziende, questa, è anche una possibilità: fidelizzare, certamente, ma anche migliorare e implementare. Ma un cliente come seleziona un operatore di gioco? Entra qui in gioco l’emotività.

La si potrebbe definire come la comprovata capacità di un individuo di reagire con fermezza dinanzi ad una situazione e di saper scegliere. Un ramo del lato destro del cervello, quello che non risponde ai comandi della razionalità e che si lascia guidare da una pregressa, e precedente, spontaneità di sentimenti. Ma l’emozione, come ogni cosa, richiede attenzione e consapevolezza. Tutti tasselli del mosaico che, nel cervello, trova collocazione nella gratificazione emotiva, che fiancheggia la memoria. Va da sé dunque che un’esperienza positiva viene inglobata dal soggetto e fatta propria. Il gioco diventa quindi una scelta, di cuore e di testa. Le emozioni, così, fanno davvero la differenza.

Ma non finisce qui, perché entra anche in gioco l’AI, l’Intelligenza Artificiale, il mezzo prediletto dalle aziende per capire abitudini e cambiamenti di usi nei propri clienti. L’Intelligenza artificiale trova maggior ragione alla sua esistenza se contestualizzata in un ambiente di gioco sano, sicuro, emotivamente forte e resistente, che soprattutto sia un ottimo collante per assicurare le migliori condizioni ai giocatori.

Empiricamente esistono prove che confermano come l’esperienza emotiva di un cliente può influenzare il proprio comportamento. Esistono anche dei parametri, a conferma di ciò: si tratta dell’empatia, appunto, secondo cui un marchio viene selezionato da un cliente in base al grado di cura che ad esso viene rivolto. Poi le ricompense, legate all’emotività, presenti nelle slot machine online, secondo cui una società di giochi che costantemente fa star bene i suoi consumatori, inevitabilmente li richiamerà e ne guadagnerà altri. Chiudono il cerchio la rilevanza, la facilità e la trasparenza soprattutto: è risaputo che il cliente cerca, sempre, l’autenticità.