Quel teatro che fa comunione: a San Nicola il 6, 7 e 8 ottobre lo spettacolo ‘E’ scritto male’ (Rubrica EcclesiaOstia)
Di Redazione il 06/10/2023
Il copione rappresentato è un simpatico riadattamento dei celebri Promessi Sposi. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza per i più fragili
Ostia - E' in scena venerdì 6, sabato 7 ore 21 e domenica 8 ottobre alle 19.30, successivamente alla Santa Messa, lo spettacolo teatrale del gruppo storico della parrocchia San Nicola di Bari, Ostia Lido - Via Passeroni guidata dal Padre Roberto Visier.
Il ricavato sarà devoluto in beneficenza per i più fragili. Con la regia di MASSIMO CARATELLI la compagnia vanta un percorso nato negli anni ‘70 e ideata dal compianto PASQUALE AVVISATO organizzatore parrocchiale e operatore salesiano indimenticato e indimenticabile.
Il copione rappresentato ci parlerà di un simpatico riadattamento dei celebri Promessi Sposi.
Sul palcoscenico della sala teatrale si cimenteranno nello spettacolo 'E' SCRITTO MALE':
MIRYAM CUCCULELLI, ELISA CARUSO, PINO MORELLI, KATIA BOTTINI, TERESA COLLETTI, GIUSEPPINA DI BIASE, CLAUDIA DI MARCO, PAOLA VICINI, STEFANO COLLETTI, DANIELA FILIPPINI, DOMENICO VAGNATI, MASSIMO CARATELLI, FABRIZIO CUCCULELLI. Aiuto regia Pino Morelli, scenografie e costumi Carmela Lucciola e Fiorella Ricci, Luci suoni e scenografie Carmine Di Marco e produzione Domenico Marchesani.
Da ormai una cinquantina di anni il gruppo ha accolto centinaia e centinaia di persone, tantissimi parrocchiani alcuni dei quali con il talento recitativo che poi hanno dato anche lustro alle realtà artistiche professioniste. Importante caratteristica da sempre è stata l'inter generazionalità del gruppo; in effetti sono sempre stati presenti bambini, anziani, giovani e giovanissimi, genitori e famiglie.
L'altro elemento fondamentale di questo e di tutti i gruppi teatrali delle chiese e dei centri di culto è quello di edificare dei ponti tra i gruppi e i movimenti ecclesiali attraverso il 'gioco', la 'gioia' della drammatizzazione, del canto, della danza sia in forma diretta, sul palco, o comunque nella partecipazione come spettatori all'evento; in questo modo è un elemento concreto di comunione. La preghiera in Gesù Cristo poi permette di unirsi e riunirsi in un momento altamente spirituale che va all'essenza della persona uscendo dai 'personaggi'.
Il frutto dell'esperienza è anche, forse soprattutto, la 'beneficenza'; si perché il ricavato va per l'aiuto dei più fragili coordinato dal parroco che conosce la popolazione locale aldilà di ogni appartenenza culturale, politica, spesso religiosa. Il coordinamento della commissione di prefettura a livello cittadino per il volontariato permette poi una conoscenza di tutta la città e anche delle situazione più lontane ma più 'gravi'.
L'organizzazione delle chiese di Ostia per commissioni oltre a favorire l'inter parrocchialità, cercando di curare la 'malattia dell'egocentrismo clericale', ha visto nascere la commissione cultura ecclesiale di Ostia; una rete di gruppi teatrali interparrocchiale in questo senso è una preziosa idea ancora da compiersi che permetterebbe certamente la condivisione dell'arte nelle virtù cristiane e un altro esempio concreto e vivo di una 'mensa comune dove spezzare il pane della Vita e bere il sangue della Testimonianza in Cristo nostro Signore'.
L'esperienza artistica, teatrale 'cristiana' inter parrocchiale, inter generazionale è quindi uno strumento che il Signore può usare ampiamente in questi tempi anche di chiesa 'sinodale'; la sfida di Ostia cristiana è affidare a Dio la capacità umana di cercarLo nella Bellezza della creatività condividendo con le altre realtà e con il Territorio, cristiano e laico che sia.
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