Raccolta porta a porta: è partita? Cittadini confusi e spaventati dalle multe
Ostia antica – Parte o non parte sta’ raccolta differenziata porta a porta? Ufficialmente è partita ma, oltre allo sgomento dei cittadini del municipio X che scrupolosamente annotano giorni ed orari nei quali conferire umido, metalli e vetro negli appositi contenitori messi a disposizione dall’Ama, non tutto, per la verità, ‘funziona’ bene. A parte le lamentele dei residenti per il mancato ritiro dei rifiuti, in molti quartieri del territorio si accumula l’immondizia là dove ‘capita’. Vi sono ‘montagnole’ con i sacchetti agli angoli delle strade o dove una volta c’erano i cassonetti o, ancora, accanto alle campane per la raccolta del vetro. Ed in quest’ultimo caso, denunciano i cittadini, quando il materiale verrebbe prelevato ed il contenitore poi risistemato al suo posto, attorno allo stesso si accumulano i cocci, pericolosi per le persone, i bambini e gli animali nonchè per le ruote delle auto. La raccolta differenziata è naturalmente la benvenuta, così come la rimozione dei cassonetti dalle strade per un maggiore decoro della città, ma degli ‘aggiustamenti’, come suggeriscono gli stessi cittadini, sarebbero altrettanto benvenuti. E’ poi vero, si chiedono preoccupati i residenti, che se un condomino differenzia in maniera scorretta, a dover pagare la multa saranno tutti i condomini e non il responsabile? Ed è quindi anche corsa al ‘libretto delle istruzioni’ dell’Ama. La differenziata sta, in una parola, procurando un grande affanno e un continuo scambiarsi notizie, informazioni e ‘voci’ tra i cittadini.
“Passano i giorni ma la raccolta differenziata non si normalizza: in molte zone si registra un aumento dei mancati ritiri dell'immondizia”, dichiara Gioacchino Assogna, presidente del comitato ‘Sos soccorso cittadino’. “In questi casi”, spiega, “sorgono dubbi sul che cosa convenga fare: riportarla in casa oppure lasciarla fuori con la conseguenza che cani e gatti randagi vi rovistino e che si diffondano odori sgradevoli. C’è chi opta per lasciare i sacchetti nei punti dove erano situati i cassonetti precedenti, con uno scenario assurdo e preoccupante. Alcune dipendenti, interpellati, ci hanno consigliato di lasciarla fuori perché spesso il personale viene chiamato a fare straordinari per recuperare il giro mancante”. “Le segnalazioni”, informa Gioacchino Assogna, “arrivano da Stagni-Longarina a Ostia Antica e Saline, dove le mancate raccolte sono costanti e prolungate, come a via Belvederi, dove sono stati lanciati dei veri e propri appelli di "aiuto", a via Antolini, dove soltanto mercoledì è stata ritirata l'immondizia di lunedì, per finire al Borgo di Ostia Antica, dove si dice siano stati sottratti persino i contenitori collocati per strada. Non c'è dubbio”, conclude l’esponente del direttivo, che ha inviato la segnalazione all’Ama e al presidente del municipio X, “che sia necessaria una ‘messa a punto’ per garantire una migliore funzionalità. Chiediamo anche maggiore informazione e indicazioni sui comportamenti da tenere in questi casi”.
Giosuè Mirizio, presidente dell’associazione ‘Infernetto sicuro’, invece, si rivolge all’assessore all’ambiente municipale, Marco Belmonte, che domani inaugurerà una delle quattro aree per il conferimento degli sfalci vegetali in via Caines, segnalando la situazione di degrado in cui versa una ex postazione Ama in via Lotti 130. “Per quanto riguarda la raccolta porta a porta sia all'Infernetto che in altre zone del Municipio X è ancora presto per giudicare anche perché tutto dipenderà dagli utenti e dalla stessa Amministrazione ma in via Lotti, al momento del prelievo del cassonetto avvenuto lo scorso agosto, la postazione a lato aveva un certo quantitativo di scarti vegetali che avrebbe potuto essere smaltito contemporaneamente al ritiro del contenitore”, spiega l’esponente del direttivo: “ma questo non è avvenuto ed il risultato è che si è venuta a creare una discarica del verde. Lo abbiamo segnalato verbalmente all’assessore, ora lo documentiamo affinché ne prenda atto per una bonifica totale del luogo in modo da non creare alibi a quei cittadini poco rispettosi che vedendo qualche sacco gettato a terra si sentono autorizzati a seguirne l'esempio. Vorrei precisare”, conclude Giosuè Mirizio, “che laddove le postazioni dell'Ama sono state bonificate non abbiamo riscontrato immondizia abbandonata”.
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