‬ Ostia – Virginia Raggi, che per la chiusura della sua campagna elettorale ha scelto Ostia, nel X Municipio, l’unico Municipio della Capitale commissariato per mafia dove i cittadini non hanno potuto votare per eleggere l’amministrazione locale ma anche il municipio romano dove la candidata sindaco di Roma Capitale lo scorso 5 giugno ha incassato il 44% dei consensi, facendo il pieno dei voti, è stata accolta in piazzale dei Ravennati da una folla di persone - residenti, simpatizzanti ma anche curiosi – con applausi, cori d’incoraggiamento e di sostegno -Virginia Virginia sindaco di Roma!’ e ‘Onestà onestà onestà scanditi battendo le mani. In piazza le bandiere bianche con il simbolo dei 5 Stelle, striscioni con su scritto ‘Virginia Raggi è il futuro, Roberto Giachetti è il passato che non torna mai più’ e cartelli con la scritta ‘Onestà’. E poi aquiloni con le cinque stelle gialle del movimento.

(Foto: Antonio Di Giovanni)


IL SALUTO - La candidata pentastellata ha salutato così: “Il 19 è vicino, ma dobbiamo fare ancora un ultimo sforzo: dobbiamo andare tutti a votare perché il risultato non è scontato”, sullo sfondo lo slogan ‘CoRaGGIo’. Abbiamo ancora 48 ore, domenica sarà l'ultimo voto. Dobbiamo fare un ultimo sforzo e chiedere alle persone che ancora sono incerte 'Ti piace come è ora Roma?'", continua Virginia Raggi che aggiunge: “ho qui una lista”.


VIRGINIA RAGGI - E lei, Virginia Raggi, 37enne avvocato, moglie e madre, che al ballottaggio di domenica dovrà vedersela con Roberto Giachetti, candidato dem sostenuto da una coalizione alla quale hanno aderito anche i Verdi e i Radicali, quando è salita sul palco, si è rivolta ai presenti con disinvoltura, serena, affrontando argomenti ‘seri’, ma scherzando, ironizzando sugli attacchi ‘ridicoli’ che negli ultimi giorni le sono stati sferrati dai vari esponenti del centrosinistra e dai media.

ATTACCHI RIDICOLI - Sotto ‘accusa’ per i suoi precedenti incarichi alla Asl di Civitavecchia – “Ebbene sì, lo ammetto: un lavoro prima di entrare in politica ce l'avevo. Cosa scrivono invece loro nel curriculum? Politico da una vita?”, ha detto – alla pettinatura e alle orecchie a sventola “Ebbene sì, le ho così, che cosa ci posso fare? Noi abbiamo parlato di Roma, loro hanno cercato di gettare fango su di me, senza riuscirci” fino alla sua posizione rispetto alle Olimpiadi – “Dicono che sono quella dei no, ma non mi pare che molti vogliano i giochi, io non sento nessuno che li vuole”, ha aggiunto sempre rivolgendosi alle persone presenti.


LA SCELTA DI OSTIA –Scegliere Ostia non è stato casuale”, ha sottolineato: “è uno dei municipi commissariati per mafia e sappiamo che a Roma, grazie al Pd, è nata un'altra mafia, che si chiama Mafia capitale. Ma questo primo turno e il risultato del voto hanno dimostrato che i cittadini non ne possono più delle loro balle e malefatte. E’ proprio da Ostia che ripartiamo per ricostruire la cittàha detto, mentre sotto incoraggiamenti e consensi continuavano.


IL TWEET - La candidata 5 Stelle, arrivata a Ostia a bordo della Roma-Lido, ha in sostanza cominciato da lì il suo comizio di fine campagna twittando ‘Il treno giusto siamo noi". Nel suo viaggio verso il litorale, tra gli altri membri del direttorio M5s, Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera, e la senatrice Paola Taverna.


I NOMI DELLA GIUNTA – Alla fine del comizio, ha fatto i primi quattro nomi ufficiali della giunta che guiderà se domenica vincerà il ballottaggio: "All’urbanistica e lavori pubblici Paolo Berdini, da sempre contro il consumo di suolo, è un simbolo, uno che si oppone ai palazzinari; alla sostenibilità Paola Muraro, si è occupata di recupero e rifiuti, collabora con Ama, sa cosa fare; alla qualità della vita, all'accessibilità e alle politiche giovanili, un campione del rugby, Andrea Lo Cicero: alla crescita culturale Luca Bergamo, è stato direttore di Enzimi. Non annuncio tutta la giunta perché alcuni mi hanno chiesto riservatezza", ha precisato. Ha concluso invitando ad andare a votare.