Bagnoletto – Raid dei vandali che hanno imbrattato con la vernice spray le panchine, i muretti e gli arredi del Parco delle Sughere, a Bagnoletto. Indignata la reazione di Alessandro Ieva, presidente del locale comitato di quartiere, che, segnalando l’accaduto, commenta: “Sono quasi tre anni che ci prendiamo cura di questo parco rendendolo accogliente e fruibile per tutti i bambini. Nell'unico spazio ludico del quartiere”, spiega, “abbiamo organizzato giornate ecologiche e momenti d'incontro. Il parco di recente è stato acquisito dal Comune di Roma e come comitato abbiamo espresso all'Amministrazione (protocollato la nota) l'esigenza di conoscere le intenzioni su come verrà gestito e curato”.


“Oggi”, prosegue l’esponente del direttivo, “sono andato al parco con Maurizio L. per i problemi di illuminazione che Acea deve risolvere ed ho trovato uno stato di degrado che ti lascia sgomento. E pensi che se non te ne occupi tu direttamente per l'Amministrazione può andare tutto in malora. Ma le colpe non sono a carico solo di un soggetto: lo stato di degrado di un'opera nuova è determinato dalla bassa qualità morale di adulti e ragazzi che del bene comune se ne fottono altamente. Come quelle persone”, continua, “che portano i cani all'interno di un parco a misura di bambino e fanno fare i loro bisogni; persone che non insegnano ai loro figli a gettare la carta nei cestini; ubriaconi e tossici che lasciano lì i residui del loro fallimento esistenziale; figli di socializzatrici di strada e impresari del sesso che imbrattano panchine di legno, sedute di marmo, bacheche del comitato... Ostia non è solo mafia”, conclude Alessandro Ieva: “esistono persone per bene che continueranno a maturare il cambiamento, con i giusti esempi e comportamenti”.



Le dichiarazioni di Alessandro Ieva hanno provocato l’immediata reazione  sui social. Scrive A.M. su Facebook: maleducazione ed immaturità...da parte dei cittadini, nessun controllo da parte di chi amministra..ed ecco qua i rusultati.. peccato. Interviene D.S.: “Continuano ad umiliarci,perché l'italiano non reagisce...non imbraccia..”. C’è però chi è fiducioso come M.C.: “il bene vincerà sul male”. Ma L.B. non è d’accordo: “si e vivranno per sempre felici e contenti !!! qui bisogna bastonare. B.B.P.:” chi deve farlo??? alessandro o tutti noi?? siamo tutti responsabili!”. S.M.: “ma ai mongoloidi che imbrattano ogni cosa con le loro inutili tag non viene mai un crampo fatto bene ad entrambe le mani???”. Alessandro Ieva: “poi dicono che sei cattivo se li becchi....”. S.M.: “eh no! La clemenza non paga mai con questi soggetti....”. Alessandro Ieva: “questo è un tema che mi fa particolarmente inalberare (avrei voluto usare un esempio più fallico), balordi che danneggiano le opere pubbliche... meglio che mi taccio”. C’è anche chi pensa di aver forse individuato i responsabili e ipotizza come fa D.S.: “Giusto per info...come già detto,ho notato due ragazzi sui 17 18..anni uno biondissimo,capelli lisci con un ciuffo..zaino in spalla , che alla velocità della luce imbrattavano i cartelli stradali in prossimità del bar Flavia..questo accadeva qualche mese fa. Il ragazzo che faceva da palo sembrava sempre lo stesso biondino”.