Rapina con sparatoria, catturati a Fregene i malviventi: a sparare anche un ex Nar
I due rapinatori arrestati sono G.G., 30 anni, italiano, incensurato, e Claudio Ragno, pluripregiudicato, responsabile di numerosi colpi alle banche e agli uffici postali, ritenuto uno dei membri dei disciolti Nar, Nuclei armati rivoluzionari, attivi nella Capitale negli anni ’80 e ‘90 come gruppo terroristico eversivo di estrema destra.
LA RAPINA – Questi i fatti, così come reso noto dalla Questura di Roma. Alle 9.30 di ieri mattina gli agenti della Squadra Mobile 5^ Sezione “Reati contro il Patrimonio” sono intervenuti nell’ufficio postale di via Val Pellice dove, nel corso di una rapina, è stato ingaggiato un conflitto a fuoco con due rapinatori identificati e localizzati, nella tarda mattinata di ieri, dopo accurati accertamenti, per G.G., nato il 6 gennaio 1986, incensurato, e Claudio Ragno, nato il 9 marzo 1962.
EX TERRORISTA - In particolare, come sottolinea la Questura di Roma, Claudio Ragno ha alle spalle numerosi pregiudizi penali e di polizia per furto, associazione sovversiva e banda armata, associazione per delinquere, reati inerenti allo spaccio di stupefacenti ed è stato arrestato più volte poiché riconosciuto autore di rapine ad uffici postali ed istituti di credito, oltre ad essere considerato appartenente ai Nar.
LA MOTO RUBATA - In particolare, alle ore 9.21 di ieri, i poliziotti impegnati in un servizio antirapina nella zona di piazza Vescovio, in viale Somalia hanno notato due persone con il volto parzialmente nascosto da occhiali da sole e scaldacollo mentre salivano a bordo di una moto Suzuky Burgman, che dagli accertamenti è risultata essere stata rubata nel mese di dicembre 2015, un particolare questo che ha indotto gli investigatori a seguire gli individui nel tentativo di bloccarli.
IL TRAFFICO - Durante il pedinamento, i due hanno effettuato una manovra improvvisa che, a causa dell’intenso traffico, ha impedito sul momento al personale di bloccarli. I due malviventi hanno accelerato e ad alta velocità si sono immessi dapprima in via Salaria, per poi percorrere via dei Prati Fiscali, via Conca D’Oro, via Val di Sangro ed, infine, via Val Pellice dove giunti davanti all’ufficio postale, alle successive 9.30, hanno fermato improvvisamente lo scooter entrand nella posta, affollata di clienti, con caschi da motociclista calzati ed armi in pugno.
LA SPARATORIA - Negli attimi concitati del sopraggiungere delle pattuglie della Squadra Mobile, già impegnate in un servizio antirapina, i due rapinatori si sono accorti dell’arrivo dei poliziotti e, dopo aver rubato da alcuni sportelli una somma di denaro pari ad 331,96 euro si sono affacciati dalla porta d’ingresso e sporgendosi all’esterno hanno puntato le pistole in direzione dell’auto della Squadra Mobile, sparando alcuni colpi che hanno colpito la vettura e veicoli parcheggiati e le vetrine dei negozi, dove c’erano cittadini inermi in preda al terrore.
LA FUGA – Sparando sono così riusciti a scappare dall’ufficio postale, tra le grida dei clienti e dei passanti che cercavano un riparo nei negozi.
GLI SPARI - I rapinatori si sono fatti strada continuando a sparare a ripetizione. Una serie di colpi d’arma da fuoco in direzione di tiro e ad altezza letale di un appartenente alla Squadra Mobile che ha risposto al fuoco fino al sopraggiungere di altro personale dell’Ufficio investigativo che, con i dispositivi di segnalazione acustica attivati, si è messo al loro inseguimento facendoli desistere dall’azione e obbligandoli a fuggire velocemente, rinunciando a sparare ancora. Nella fuga, i rapinatori hanno imboccato contromano via dei Prati Fiscali e si dileguavano tra gli autoveicoli che sopraggiungevano a forte velocità. Dopo una rapida battuta in zona il mezzo rubato è stato individuato in viale Somalia e sottoposto a sequestro mentre i due fuggiaschi, nel frattempo riconosciuti dal personale per G.G. e C.R., sono stati ‘beccati’ alle 17.05 quando la Squadra Mobile ha notato il 30enne a Fregene, a bordo di una Renault Clio, nell’atto di far salire a bordo il complice.
GLI ARRESTI - Al termine delle operazioni la 5^ Sezione “Reati contro il Patrimonio” della Squadra Mobile, effettuata una rapida analisi dei filmati acquisiti durante la rapina determinandosi al fermo di indiziato di delitto per i reati di ricettazione, rapina consumata, tentato omicidio nei confronti di un appartenente alla Squadra Mobile e porto e detenzione di arma da fuoco. I fermati, dopo le formalità di rito sono stati condotti nel carcere di Civitavecchia a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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