Numerose le operazioni condotte dalla Polizia Locale negli ultimi giorni nell'ambito delle attività di contrasto agli illeciti ambientali


Roma - Sono diverse le operazioni portate a termine dalla Polizia Locale di Roma Capitale, negli ultimi giorni, nell'ambito delle attività di contrasto agli illeciti ambientali. L'ultimo degli interventi, eseguito dagli agenti di Spe/Nad (Sicurezza Pubblica Emergenziale e Nucleo Ambiente Decoro), si è concluso con la denuncia di una donna e con il sequestro di un ingente quantitativo di rifiuti pericolosi, oltreché del furgone su cui gli stessi venivano trasportati abusivamente e in modo occulto.

 

La conducente è stata sorpresa dagli agenti mentre si introduceva, a bordo del proprio furgone carico di materiali di ogni tipo, all’interno di una piattaforma industriale specializzata nel recupero rifiuti metallici, nel territorio del IX Municipio. All’interno del mezzo, gli operanti hanno rinvenuto un ammasso di rifiuti, ricomprendenti sia rifiuti urbani, sia speciali e pericolosi, tra i quali anche otto bombole di gas, ad elevata pericolosità, che la donna aveva tentato di occultare.

Oltre alla denuncia della conducente del veicolo, nonché titolare di un’impresa individuale, per gestione illecita di rifiuti in concorso con altri, il personale ha proceduto al sequestro sia del furgone, sia del considerevole quantitativo dei rifiuti trovati al suo interno. 

 

Sono stati invece i caschi bianchi del VI Gruppo Torri a individuare una discarica abusiva, in zona Ponte di Nona, dove sono stati rinvenuti circa 300 metri quadri di rifiuti speciali, depositati su terreno privato: perlopiù mobili e materiali di risulta, riconducibili a lavori di ammodernamento e ristrutturazione di un immobile.

 

Le attività di indagini, durate circa tre mesi, hanno portato a denunciare per reati ambientali 5 persone, di cui 4 affidatari del materiale, tutti italiani di età compresa tra i 52 e i 63 anni e un esecutore, un cittadino romeno di 41 anni, che ha provveduto a sversare i rifiuti sul terreno. 


Oltre alla denuncia, a loro carico anche le spese per la bonifica dell'area. 

 

Queste operazioni ricadono in un più vasto piano di controlli predisposto dal Comando Generale della Polizia Locale della Capitale, al fine di contrastare le azioni illecite in tema di tutela ambientale. 


Tali attività, in alcuni casi svolte congiuntamente con altre forze di polizia, avevano già portato, nei giorni precedenti, al sequestro di un terreno di circa 6.000 mq, in zona Rocca Cencia, utilizzato da cittadini di origine nord-africana, titolari di imprese operanti nel settore dell’import/export, per il deposito incontrollato di ingenti partite di rifiuti pericolosi e non pericolosi, come batterie d’auto esauste, veicoli fuori uso/ dismessi dalla circolazione e apparecchiature elettriche ed elettroniche, tra cui condizionatori, frigoriferi e materiali informatici destinati al mercato transfrontaliero, con conseguente pericolo per l’ambiente.  Al termine delle indagini sono state denunciate tre persone per gravi reati ambientali. 

 

Sempre il personale della SPE, a conclusione di un'altra attività investigativa, ha sequestrato un impianto di recupero di rifiuti metallici operante nel settore di Roma-sud, che agiva in violazione delle vigenti normative ambientali, con denuncia del gestore dello stabilimento.