Questa mattina i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo riemerso a circa 300 metri dalla riva. Il giovane era scomparso nelle acque del lago il 29 giugno scorso dopo essersi tuffato da un pedalò

Bracciano (Rm) – I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato questa mattina il corpo privo di vita del 19enne disperso nelle acque del lago di Bracciano dal pomeriggio del 29 giugno scorso. 

Il giovane, originario delle Mauritius, si era tuffato da un pedalò, che si trovava a circa cento metri dalla riva, senza più riemergere. I familiari, che si trovavano a bordo con lui, inizialmente avevano pensato ad uno scherzo ma, passando pochi, drammatici minuti, avevano dato l’allarme mettendo così in moto la macchina dei soccorsi. 
Erano così iniziate le ricerche nelle acque del lago di Bracciano del ragazzo, nato nel 2003, che avrebbe compiuto i venti anni soltanto fra qualche giorno. Erano state numerose le squadre dei vigili del fuoco impegnate sia per le ricerche in superficie che in profondità con l’impiego dei gommoni del nucleo sommozzatori oltre all’impiego dell’elicottero Drago. Sul posto i carabinieri.

Questa mattina, però, il tragico epilogo. La Sala Operativa del Comando di Roma ha inviato il Nucleo Sommozzatori e l'Aps 25A presso via Reginaldo Belloni, ad Anguillara Sabazia, per il recupero di un corpo nelle acque del lago di Bracciano. Il corpo del 19enne è riemerso a circa 300 metri dalla riva. Dopo essere stato recuperato il cadavere è stato messo a disposizione delle autorità competenti dai vigili del fuoco.