Roma - "Il programma sanitario che immagina di Zingaretti di attuare si presenta come una sequela di ricette vecchie e datate che hanno già dimostrato la sostanziale inefficacia. Sia in termini di realizzazione che di fruizione. Infatti le 10 pagine che lo raccontano sembrano una buona scopiazzatura del piano sanitario della giunta di Piero Marrazzo e dell’assessore alla sanità Augusto Battaglia".

Lo dichiara Pierfrancesco Dauri candidato al Consiglio regionale del Lazio nelle liste de La Destra, per Storace presidente.

"Altra similitudine evidente è l’uso ripetuto delle proposte di dialogo, di patto, di tavoli e trattative per avviare una percorso di riforma: tante chiacchiere e poca sostanza che come visto in passato, anche questa volta, non produrranno né risultati né cambiamenti. Inoltre l’aspetto più preoccupante  sulla sanità immaginata da Nicola Zingaretti - aggiunge Dauri – sta nel parlare di nuovo di una assistenza sganciata dalle politiche sociali. Oggi una sanità così non è immaginabile.
I due settori per costituire la base portante del welfare devono coesistere, interagire e convivere stretti all’interno di un unico percorso di offerta e servizio. Sanità e sociale sono per il diritto alla salute un binomio inscindibile soprattutto alla luce delle necessità di una regione come il Lazio dove – conclude Dauri - la terza età e le fragilità sono ampiamente presenti mentre le strutture per fare fronte a tali esigenze ancora troppo carenti".