Roma - Nel Lazio le Asl diminuiranno, nel corso dell'anno, da dodici a dieci mentre a partire dal 2017 diventeranno otto. Cosa comporterà questa riduzione per i cittadini? Questa rivoluzione è prevista dalla legge di Stabilità Regionale approvata dal consiglio regionale del Lazio in base a quanto previsto dal Documento di Economia e Finanza Regionale, e prevede una sostanziale riduzione delle Asl locali.
Secondo quanto previsto dalla normativa, infatti, le Asl passeranno da dodici a dieci a partire dall'anno in corso; mentre per il prossimo anno, nel 2017, è previsto un ulteriore decremento che 
porterà il numero totale a otto.
Si tratta di un intervento cosiddetto di razionalizzazione sula base delle disposizioni in materia sanitaria e socio-assistenziale e che ha già messo in allarme i cittadini del Lazio. Le Asl, lo ricordiamo, sono le aziende sanitarie locali; ovvero enti pubblici dello Stato responsabili della salute dei cittadini sul territorio. 
 
Regione Lazio e problemi della Sanità - È chiaro che una diminuzione di questi enti rischierebbe di creare disagi alla popolazione locale oltre che ulteriori malfunzionamenti ad un comparto, quello sanitario, che nel Lazio è piegato ormai da tempo da diverse problematiche.
In passato la regione è stata teatro, in materia sanitaria, di buchi nei conti con conseguente necessità di tagli e chiusura di diversi ospedali. Il che ha bloccato l'evoluzione del comparto. Basti pensare, ad esempio, all'approvazione di una legge regionale per l'utilizzo della cannabis medica. Il Lazio è una di quelle regioni che ancora attende, ormai da tempo, la nascita di una legge che consenta l'utilizzo delle varietà di cannabis più idonee e dei migliori ceppi autofiorenti per dar vita a farmaci da utilizzare per diverse patologie.

Il nuovo quadro delle Asl - Con il subemendamento presentato dalla commissione Bilancio che
razionalizza le aziende sul territorio, verranno istituite le seguenti Asl per l'anno 2016: 
 
- Roma 1, che nascerà dalla fusione delle aziende Rm/A e Rm/E; 
 
- Roma 2, che nascerà dalla fusione delle aziende Rm/B e Rm/C;
 
- Roma 3, Roma 4, Roma 5 e Roma 6 che nasceranno dalla ridenominazione delle esistenti 
 
aziende Rm/D, Rm/F, Rm/G, Rm/H.

A queste sei andranno poi ad aggiungersi ulteriori quattro Asl delle altrettante province, quindi di Viterbo, Frosinone, Rieti e Latina. L'operazione di razionalizzazione è dovuta ad aspetti che riguardano da vicino il settore, tutti tesi ad un risparmio. Si parla quindi di eliminazione delle funzioni apicali duplicate; centralizzazione dell'acquisto di beni e servizi; riduzione di canoni di locazione e omogeneizzazione del trattamento economico del personale.