Dopo la vittoria alle elezioni Regionali Zingaretti cerca alleati con i quali confrontarsi. Come è noto infatti, l'alleanza di centrosinistra che lo ha sostenuto durante la campagna elettorale non ha la maggioranza e deve, obbligatoriamente, cercare dei partner con i quali intraprendere un dialogo su alcune questioni programmatiche. "Il dato è semplice - spiega Zingaretti a Radio Radio - in consiglio la mia alleanza non ha la maggioranza per un voto. Io ho visto i commenti e le riflessioni di molte opposizioni, sia di centrodestra che del M5S, molto responsabili e serie secondo il mio parere e voglio innanzitutto ringraziarli. Appena i gruppi saranno costituiti avvierò delle consultazioni per ascoltare le forze politiche. Ho visto prevalere il concetto che siccome Zingaretti non ha la maggioranza per governare bisogna pensare al futuro del Lazio, quindi apriremo una fase di confronto e verificheremo insieme i punti di convergenza. Da parte mia - conclude il governatore - c'è massima disponibilità e, sopratutto, un'approccio serio e responsabile. Intanto, Zingaretti si dice pronto a correre per le prossime primarie che designeranno il neo segretario del Partito Democratico. Una dichiarazione che ha suscitato numerose polemiche, una in particolare arriva dal suo sfidante Stefano Parisi:" Zingaretti vuole rimettere insieme il Pd, ma la Regione Lazio? Dice che ha quattro punti, vediamo se avrà maggioranza. Oltre a questo - prosegue Parisi - lui pensa che il Pd non debba  appoggiare a livello nazionale un governo a 5 stelle, speriamo che sia una scelta che avverrà anche per quanto riguarda la Regione. Se non fa accordi con il centrodestra e con i grilini gli rimane solo Pirozzi, la sua spregiudicatezza è frutto della vecchia cultura comunista che utilzza le istituzioni per i fini di partito".