Sequestro a Castelporziano, parla il gestore dell'ottavo cancello
Ostia - Erano le sette di sera del 14 marzo, quando la Capitaneria di Porto è intervenuta con un blitz all’ottavo cancello di Castel Porziano, mettendo sotto sequestro un’escavatrice e l’intera area. L’accusa della Guardia Costiera di Fiumicino, al gestore del Bud Beach, era quella di attività illegale in un’area protetta e presumeva lo sbancamento di parte delle dune della Riserva. Oggi Stefano Cenci, che ha da 15 anni la concessione demaniale della spiaggia, ha chiesto a gran voce alla stampa locale di dire la sua.
"Dopo il nubifragio del 31 gennaio, che ha colpito l’intera zona del Litorale romano, la spiaggia era stata devastata", come ci mostra lui stesso con le fotografie fatte quel giorno. Nel racconto dell’uomo emerge che "il canale idrovoro che dovrebbe far defluire l’acqua piovana nel canale più grande che porta le acque in mare, si era intasato. Da lì l’acqua ha invaso l’arenile e portato con sé la sabbia verso la riva". “Ha tirato giù una parte di spiaggia fronte mare – sottolinea Cenci -. Abbiamo fatto tutte le denunce con richiesta di sopralluogo e riduzione del canone il 6 febbraio 2014, per documentare il danno subito e ricevere aiuti perché a nostro avviso eravamo in stato di calamità, ma nessuno si è presentato a verificare. Sono poi invece intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto alle sette di sera del 14 marzo 2014, sembra dopo una denuncia anonima, per effettuare il sequestro dell'area e della ruspa che stavamo utilizzando, ripeto, per manutenere la spiaggia fortemente danneggiata dalle mareggiate di gennaio e febbraio. Noi non tocchiamo le dune e negli ordinari interventi che facciamo rimaniamo sempre a due metri dalle dune stesse, onde evitare di danneggiarle. E a nostra testimonianza ci sono anche le fotografie scattate da Google negli anni precedenti”, così Stefano Cenci ha dichiarato ai microfoni di Ostia Tv, e ha continuato: "Proprio pochi giorni fa avevamo inoltrato un'istanza di comunicazione sui lavori di ordinaria manutenzione presso lo stabilimento in nostra concessione alla Guardia Costiera, al Municipio X,al UAL e all'Agenzia del Demanio e a tutti gli enti preposti. Con questo documento richiedevo l'ordinaria manutenzione, e nel momento in cui non si riceve risposta è in automatico il permesso di fare gli interventi necessari, insomma c'è il silezio assenzo".
Intanto dalla Capitaneria di Porto nessun 'cambiamento di rotta'. Il Comandante Lorenzo Savarese ha ribadito che, come si vede dalle immagini girate dalla Capitaneria di Porto la sera del sequestro, la duna è evidentemente danneggiata. Le indagini, ha concluso, sono ora affidate alla Procura di Roma.
(nella foto di Ione Pierantonio, particolare la spiaggia di Castelporziano)
Jone Pierantonio
Tags: ostia, litorale-romano