Come è noto il gioco d’azzardo è stato uno dei settori tra i più colpiti a seguito dello scoppio della crisi da Coronavirus. Il 2020 sarà ricordato come l’anno nero del gioco mondiale. Il blocco è stato totale e lo si sa bene in Italia, dove il lockdown è cominciato a fine febbraio e per oltre due mesi è andato avanti inesorabilmente. Anzi, nel caso del gioco, il lockdown è cominciato molto prima e senza preavviso, quando con l’istituzione della prima zona rosa si è decisa la chiusura dei luoghi del gioco fisico tra l’area di Milano e l’Emilia-Romagna. Sale scommesse, sale bingo, sale da gioco hanno chiuso i battenti. Saracinesche abbassate per far fronte all’emergenza, con la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli che, nel frattempo, aveva deciso la sospensione dei concorsi a lotteria. Il tutto pur di evitare possibili assembramenti. Per questo ed altri motivi il gioco fisico ne è poi uscito con le ossa rotte.

Uno dei settori più colpiti nel mondo del gioco d’azzardo fisico è stato quello delle scommesse sportive, ancora oggi in difficoltà dal punto di vista della spesa e della raccolta. Ovviamente altri segmenti non sono stati esenti da duri colpi. Uno di questi è il mondo delle slot machine che ha combattuto contro il lockdown, contro il rischio di avaria dei dispositivi e, soprattutto, col tema delle riaperture delle sale. Questo ha tenuto banco per circa un bimestre, mentre dalla Fase 1 si è passati repentinamente alla Fase 3. All’indomani del 4 maggio tutti si aspettavano un via libera che, invece, non è arrivato. Fino a quando, dal 15 giugno scorso, lo Stato non ha passato la palla alle Regioni, lasciate libere ciascuna di prendere le proprie decisioni.

Uno studio condotto da Slots Gratis Online ha evidenziato come la parola chiave “riapertura sale slot”, sui motori di ricerca come Google Trends, ha ricevuto parecchio interesse a cavallo tra aprile e maggio. Registrando peraltro una impennata tra metà e fine maggio, quando cioè le notizie sulle riaperture si susseguivano con insistenza. Queste sono però slittate fino al quindici giugno. Per questo motivo, la keyword ha raggiunto una densità del 100% nel Lazio, amministrato da Nicola Zingaretti, incolpato da molti di aver posticipato l’apertura delle sale slot al primo luglio, il tutto a causa degli assembramenti nati nella zona di Roma. Subito dopo nella ricerca della keyword spunta l’Abruzzo, dove la parola ha toccato il 67%. Qui la riapertura delle sale è arrivata il 14 giugno mentre in Veneto, Liguria e Toscana la parola ha trovato il 61% di interesse. Le prime due regioni hanno dato il via libera il 19 giugno, ma la Toscana ha anticipato tutti anticipando la riapertura al 13 giugno, interrompendo a cento giorni dalla chiusura un lockdown infinito.

Tra gli argomenti correlati grande importanza ha avuto la parola chiave “Slot machine” ma anche altre keyword come “Videolottery” e “scommesse sportive” hanno registrato una impennata. In particolar modo in regioni come Lazio e Lombardia, a dimostrazione del fatto che l’interesse è stato veramente molto alto.