Ostia - "Sembra di vivere in un film ad episodi dove i protagonisti del primo episodio non hanno nulla a che vedere con i protagonisti del secondo episodio. Da una parte ci sono le trombette intrepide dei grillini del M5S che sventolano il dato raggiunto sulla raccolta differenziata nel Municipio X, il 64,5 %, lasciando intendere che tutte le promesse sono state mantenute, che viaggiamo verso rifiuti “zero”, che la differenziata va a gonfie vele e che tutti i problemi sono risolti.

Dall’altra parte c’è il disastro che sta vivendo la nostra città relativamente alla gestione dei rifiuti, disastro su cui l’Amministrazione in carica o tace vergognosamente o scarica le responsabilità sui lavoratori di AMA così come accaduto in passato. Per riassumere il disastro a 5 stelle basta ricordare che in 5 anni di consiliatura capitolina si sono avvicendati 4 Assessori all’Ambiente e 8 vertici di AMA. Questo balletto di nomine non è casuale ma è figlio legittimo delle promesse elettorali grilline che si sono infrante come onde sugli scogli. Girare per Roma oggi significa trovarsi davanti a cassonetti stracolmi, anche nei quartieri del Municipio X dove non c’è la differenziata, miasmi e blatte. La cornice a tutta questa “efficienza” si sintetizza con la bolletta Tari, una bolletta che rappresenta un autentico record.

Va detto con chiarezza che i cittadini romani pagano la Tari più alta d'Italia. La tassa dei rifiuti che grava sui cittadini della Capitale è inversamente proporzionale rispetto al servizio offerto. Su questo non c’è discussione. Questa proporzione si mantiene anche nel Municipio X, naturalmente. Per l’Assessore Ziantoni invece non ci sono problemi, la colpa è di lascia appositamente i rifiuti in strada per danneggiare la Raggi. Problema risolto. Il dramma è che Roma Capitale non ha un piano per la chiusura del ciclo dei rifiuti e ancora conferisce la “monnezza” nelle discariche, per altro a costi esorbitanti. Sarebbe utile che qualcuno spiegasse ai cittadini dove finisce la frazione differenziata dei rifiuti. Sarebbe veramente utile conoscere che fine fa la raccolta differenziata, anche quel 64,5% del Municipio X indossato da Paolo Ferrara come la medaglietta della prima comunione.

Ci chiediamo questo perché in queste ore è tornata in grande spolvero l’idea di riattivare il tritovagliatore di Ostia Antica. A maggio del 2017 le dichiarazioni dell’allora delegata della sindaca Raggi, Giuliana Di Pillo, non lasciavano spazio a dubbi: “la Sindaca ha dichiarato con fermezza che il tritovagliatore non verrà spostato nel nostro Municipio. Per me questa è garanzia assoluta”. Subito dopo queste dichiarazioni, il tritovagliatore venne spostato proprio nel nostro Municipio. Subito dopo la maggioranza grillina, divenuta tale visto l’esito delle elezioni municipali, aveva assicurato i cittadini che non sarebbe arrivata nel nostro municipio la spazzatura di altri municipi. Ed invece anche questa promessa svanì nel nulla . Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza ma tre indizi sono una prova ed il sospetto che qualche anno fa si stesse cercando un luogo dove portare temporaneamente i rifiuti del Municipio X in attesa di conferirli definitivamente in discarica, una specie di stazione temporanea di sosta utile a togliere rapidamente i rifiuti dalle strade e quindi da sotto gli occhi dei cittadini nei momenti più critici, è realtà.

Non ci voleva un premio Nobel per capirlo. Oggi ci risiamo. La decisione di un possibile riavvio a tempo determinato del tritovagliatore di Ostia Antica è frutto da una parte del totale fallimento della Giunta Raggi sulla gestione dei rifiuti e dall’altra della necessità di trovare un luogo dove conferire temporaneamente la “monnezza” in attesa di spedirla chissà dove, magari su un costosissimo treno diretto verso il nord Europa. Senza un piano concreto per la gestione dei rifiuti, senza una idea che sia una, addirittura facendo scelte che mettono a rischio la tenuta di AMA e quindi tutti i lavoratori dell’azienda municipalizzata per l’ambiente, all’Amministrazione grillina non rimane altro che scaricare la responsabilità su Romolo, su Remo, sulle altre Istituzioni, su tutti tranne che sugli Assessori competenti i quali, visto che non hanno responsabilità, potrebbero anche dimettersi.

Sulla stazione di trasferenza rifiuti di Ostia Antica, praticamente una discarica coperta dal tetto di un capannone, ci chiediamo se ci sia la consapevolezza che viale dei Romagnoli non è una strada idonea a sopportare in sicurezza il transito dei camion dei rifiuti ed inoltre sulla via del Mare i mezzi pesanti non ci possono proprio circolare perchè il codice della strada lo vieta. Il sito scelto non è idoneo alla sosta dei rifiuti e nemmeno sappiamo se esistono le autorizzazioni necessarie. Davanti ad un disastro di queste proporzioni, invece di giocare al lancio delle colpe, invece di mugugnare, sarebbe necessaria una sinergia fra Comune di Roma e Regione Lazio al fine di uscire dall’emergenza. Roma Capitale rischia di precipitare in una emergenza sanitaria a causa dei rifiuti lasciati per la strada. Altro che trombette intrepide".

Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio