Rio 2016, la querelle Schwazer: “Sono innocente”
Al rientro, l'atleta azzurro s'è assicurato la vittoria, a Roma, dei mondiali di marcia a squadre, con il tempo di 3h39m. Ma ecco la doccia fredda: il primo giorno di quest'estate (mentre, quindi, era in pieno svolgimento l'Europeo di calcio) viene rivelata la notizia d'una presunta positività d'una controanalisi antidoping su un campione d'urine prelevato a Capodanno 2016, ed un primo momento negativo risultato. Un successivo test eseguito sulla STESSA provetta DOPO la qualificazione ai Giochi avrebbe trovato la presenza di testosterone esogeno. Ovviamente, la cosa non è andata giù all'ex testimonial della Ferrero ed ai suoi allenatore ed avvocato, che hanno annunciato il ricorso, visto che la IAAF, lo scorso 8 Luglio, ha deciso di sospendere in via cautelare lo sportivo tricolore.
Lui stesso, però, in queste ultime ore, ci ha informato che la stessa federazione internazionale dell'atletica leggera ha "concesso" a Schwazer di poter far valere le proprie ragioni, e così, il prossimo 8 Agosto 2016, avrà un'udienza al TAS, in modo da poter avere in un paio di giorni, in caso d'esito positivo, il permesso di poter "scendere in pista". Nell'attesa, il campione olimpico di Pechino 2008 volerà comunque nella città della statua del Cristo Redentore perché non vuole credere che tutta la fatica fatta per ottenere il pass sia stata inutile. Rimane una sola cosa da fare, e cioè aspettare il verdetto del tribunale di Losanna.
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