Ostia -  Sono trascorse ventiquattro ore, e ormai mancano solo 4 giorni all'avvio dell'Olimpiade carioca. Oggi l'argomento è la questione che ha visto protagonista la Russia, nello scorso mese. Ricorderete che era "venuto fuori" che la l'intera squadra sembrava risultasse dopata. Come conseguenza, il CIO voleva negare al Paese organizzatore dei prossimi Mondiali di calcio la possibilità d'organizzare una spedizione in terra brasiliana.

Ed invece non è stato possibile perché, in un secondo momento, s'è scoperto che NON tutti gli atleti sovietici avevano fatto uso di quelle sostanze. Per questo motivo, non sarebbe stato giusto impedire loro (che avevano rispettato le regole) d'andare a Rio a giocarsi le loro chances di medaglia. L'immediata proposta è stata quella d'ammetterli come "concorrenti neutrali" ma, come prevedibile, quest'idea non s'è rivelata molto popolare. Alla fine, il buon senso ha prevalso, ed il CIO stesso non ha potuto far altro che lasciare che anche la nazione guidata da Putin possa competere con la sua formazione. Ovviamente, con la logica esclusione di quegli sportivi trovati (ai controlli antidoping) positivi.