Rio de Janeiro, Fiamme gialle: 40 atleti alle Olimpiadi e 4 alle Paralimpiadi
Tali convocazioni premiano le qualità e la totale dedizione dei nostri atleti, ma anche tutto il lavoro di supporto svolto da tecnici, fisioterapisti e dirigenti delle Federazioni nazionali e della Guardia di Finanza. Ma in questo momento di legittimo orgoglio, non possono essere dimenticati tutti quelli che, nonostante gli sforzi profusi, a Rio non ci saranno.
Il primo pensiero è per Gianmarco Tamberi. Era forse l'atleta italiano più atteso, in patria e all'estero, per le sue straordinarie capacità tecniche e di trascinatore, istrione dalla trasbordante, ricca umanità. E' da poche ore uscito dalla sala operatoria del Dott. Benazzo, con esito fortunatamente positivo sulla ricostruzione del tendine della caviglia di stacco. Con lui abbiamo avuto tutti un'ulteriore, drammatica lezione di come lo sport e la vita possono essere crudeli. A “Gimbo” vogliamo dire che, dopo il rispetto del dolore e della disperazione per un sogno spezzato in pochi attimi, quando sarà pronto per iniziare il suo percorso di risalita, le Fiamme Gialle gli saranno, come sempre, vicine. Un pensiero anche per tutti quegli atleti che, magari a volte per pochi centimetri o centesimi, non sono riusciti a strappare il pass per Rio. Per loro, il riconoscimento di aver dato tutto quello che avevano, ricordando quanto sia difficile per livello tecnico, concorrenza, concomitanza di eventi e circostanze, riuscire ad arrivare a calcare il palcoscenico Olimpico. Proprio questo è il motivo della nostra soddisfazione di oggi.
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