Ostia - “L’inverno è arrivato ma la regione non ha ancora inviato all’Autorità di Bacino del Fiume Tevere la richiesta di perimetrazione con livello di rischio molto elevato di oltre 7500 ettari di territorio soggetti a rischio idrogeologico divisi tra il X Municipio di Roma e il comune di Fiumicino. Su questo tema, rispondendo alle richieste del territorio, avevamo depositato più di un anno fa un mozione e io stessa avevo scritto una lettera all’autorità di bacino per conoscere la tempistica di adozione del decreto del 2015 che proponeva l’aggiornamento e l’adozione del Piano di Assetto Idrogeologico.

L’Autorità di Bacino mi ha risposto segnalandomi di aver ricevuto 272 osservazioni ostative all’applicazione del decreto, quindi alla messa in sicurezza del territorio, provenienti da alcuni costruttori e dai residenti che non vogliono abbandonare le abitazioni costruite in un luogo che potrebbe diventare teatro dell’ennesima tragedia alla prossima alluvione, essendo stato paludoso fino a poco più di un secolo fa.

Abbiamo però appreso dalla stampa che, proprio a causa delle osservazioni. la regione avrebbe proposto il ritiro della proposta di mappatura invece di anteporre la sicurezza del territorio e delle persone agli interessi privati, anche se la direzione regionale aveva condiviso i contenuti tecnici e la proposta di mappatura. Abbiamo quindi depositato un’interrogazione immediata, alla quale la regione deve rispondere urgentemente, per conoscere le motivazioni di questo passo indietro, assumendosi la responsabilità dei disastri che potranno verificarsi in quei luoghi che già sopportano un enorme peso edilizio". Lo dichiara in una nota la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Silvana Denicolò.