Ostia - "Guardiamo al prossimo inverno con addosso ancora la paura che abbiamo provato lo scorso 31 gennaio quando l'acqua ha invaso le nostre case e noi non abbiamo potuto far nulla per contrastarla. Appreziamo l'impegno dell Regione e del Comune di Roma ma sappiamo che le cifre di cui parlano si avranno nel tempo e quindi gli interventi non saranno immediati come serve al nostro territorio".  Sono  alcune delle considerazioni fatte dai cittadini del X Municipio a seguito della conferenza organizzata per questa mattina presso l'aula consiliare durante la quale tutti i comitati di quartiere del territorio si aspettavano di avere delle risposte concrete ed immediate sul grave problema dell'emergenza idrogeologica del X Municipio e i relativi interventi da fare per scongiurare il pericolo allagamenti che purtroppo invece avranno tempi di realizzazione più lunghi.


"Gli interventi da fare sono tanti perciò si parla di anni. Sappiamo che se a partire da settembre cominceranno le piogge sicuramente nel nostro territorio si continuerà a contare i danni però siamo fiduciosi che con i soldi pronti ad essere investiti riusciremo a mettere in sicurezza i cittadini" Ha dichiarato l'assessore all'ambiente Marco Belmonte.  A seguito di incontri, tavoli partecipati e denuncie lanciate dai cittadini del territorio che ormai da dieci anni devono fare i conti con la furia dell'acqua che distrugge case e attività commerciali, oggi l'assessore regionale alle politiche ambientali Fabio Refrigeri, il consigliere capitolino Francesco D'Ausilio, il presidente Andrea Tassone e tutta la giunta municipale hanno presentato ai lidensi il nuovo piano di assetto idrogeologico. 


"Saranno stanziati dei fondi per risarcire i danni ai privati e ai commercianti a seguito dell'alluvione del 31 gennaio scorso. Cercheremo di ottenere anche ulteriori fondi da parte dell'Europa perchè dobbiamo operare su questo territorio che essendo sotto il livello del mare necessita di interventi importanti. Lavoreremo su tutto il materiale e le varie proposte che ci sono giunte dall'amministrazione locale e soprattutto dai cittadini che conoscono meglio il territorio." Ha annunciato l'assessore all'ambiente della Regione Lazio Fabio Refrigeri. 


"Abbiamo istituto un tavolo tecnico con tutti gli enti di competenza, abbiamo ottenuto 5 milioni di euro per gli interventi di prima necessità, investiremo circa 100 milioni di euro in Acea per risistemare il sistema di smaltimento delle acque chiare e daremo al municipio la possibilità di controllare e nel caso sanzionare qualora ci fossero disservizi sull'operato delle società come Acea e Cbtar." Ha dichiarato il capogruoppo del PD Francesco D'Ausilio. 


Esprimo soddisfazione per l’intervento dell’assessore all’ambiente, politiche abitative e infrastrutture della Regione Lazio Fabio Refrigeri che ha fornito preziose rassicurazioni, sulla messa in sicurezza idrogeologica del nostro territorio. E’ emersa, finalmente, la politica delle buone pratiche: la Regione Lazio ha avviato infatti una nuova stagione, quella della programmazione per far fronte all’emergenza in tempi utili.  Nel dettaglio sono disponibili 22 milioni di euro della Regione Lazio per interventi su tutto il territorio regionale: nel tavolo indetto dall’assessore Refrigeri stabiliremo le priorità relative agli interventi da effettuare nel X Municipio, uno dei territori più tragicamente colpiti dall’alluvione del 31 gennaio scorso.   Siamo altresì soddisfatti per l’immediata risposta del Comune di Roma che ha impegnato 5 milioni di euro, da spendere entro il 2014, come annunciato dal capogruppo Pd dell’Assemblea capitolina Francesco D’Ausilio. Il X Municipio, infine, ha reperito fondi per 110mila euro per la pulizia delle caditoie, da effettuare prima dell’inizio delle piogge”. Lo dichiara in una nota il presidente del X Municipio di Roma Capitale Andrea Tassone. 


"L'Assessore Regionale all'Ambiente, Refrigeri, ci ha informato circa le azioni della Regione relative la situazione di rischio idrogeologico del nostro territorio. Una importante presenza, corroborata dalle prospettive di recupero dei fondi radiati dalla Giunta Polverini (per la sistemazione di alcuni canali) e di fondi europei da dedicare al problema. Anche il capogruppo PD di Roma, D'Ausilio, ha dato notizie sulle azioni del Comune, che sta approvando fondi immediatamente utilizzabili per il risanamento idrogeologico. Nel mio intervento ho ricordato le ragioni strutturali sulle quali si fonda il dissesto idrogeologico del X:


- rete di canali insufficiente perché pensata per la destinazione agricola a fronte di una urbanizzazione che di fatto ha impermeabilizzato i terreni

- errate e disordinate pianificazioni urbanistiche e necessità di verificare nell'immediato la sostenibilità di quelle approvate e non ancora realizzate

 
Ho sottolineato tre punti principali:


1) quantità delle risorse necessarie e qualità dei progetti. La qualità scientifica dei progetti è dirimente, non è possibile andare avanti con interventi d'urgenza o scollegati da un piano generale. Inoltre bisogna affrontare subito alcuni piccoli interventi, che con risorse più abbordabili possono apportare beneficio immediato: a) ricalibratura ed in alcuni casi inversione di pendenza dei canali, b) creazione di vasche di esondazione (o laminazione) che consentano il deflusso delle acque in casi di emergenza. Esistono ancora numerose aree agricole o incolte nelle adiacenze dei canali, vanno riservate a questo scopo. Poi occorrerà pianificare un grande progetto, sia di risanamento idrogeologico che ambientale, ampliando e razionalizzando la rete dei canali che potrebbe trasformarsi anche in una grande risorsa economica e turistica.

 
2) come ha ribadito nel suo intervento il nostro Assessore all’Ambiente, Belmonte, occorre creare un centro stabile di emergenza della Protezione Civile in Municipio, in grado di monitorare lòa situazione ed intervenire con efficacia ed in modo coordinato, nei casi di emergenza.

 
3) Il CBTAR ha competenza nella manutenzione e gestione della rete dei canali della Bonifica: non è possibile tornare a parlare di carenze di fondi e di organico. Vanno aumentate le risorse e i metodi scientifici affinché il CBTAR svolga finalmente il ruolo che gli compete. La vera grande opera pubblica da mettere in campo è il risanamento idrogeologico, che potrebbe produrre sicurezza, lavoro e sviluppo sostenibile" Ha così dichiarato il vicepresidente del X Municipio Sandro Lorenzatti.