Robert Plant, una rockstar al servizio della musica
Di Maria Grazia Stella il 05/09/2023
Domenica sera nella splendida cornice del teatro romano di Ostia antica il leggendario ex frontman dei Led Zeppelin ha incantato i tremila spettatori con le sue interpretazioni e la sua band di straordinari musicisti in cui spicca Suzi Dian
Ostia antica - Domenica sera, nella splendida cornice del teatro romano di Ostia Antica, i circa tremila presenti, hanno assistito ad uno dei più bei concerti degli ultimi tempi.
Robert Plant, il leggendario ex-frontman dei Led Zeppelin, ha letteralmente "rapito" gli spettatori per circa due ore, condividendo con il pubblico la sua musica del "cuore", che solo in minima parte ha coinciso con il repertorio di quelli che sono considerati gli inventori dell'hard rock.
Perché una Rockstar al servizio della musica? Semplicemente perché dallo scioglimento della band inglese in seguito alla scomparsa del loro insostituibile batterista John Bonham nel 1980, Robert Plant non ha mai pensato di adagiarsi sugli allori eseguendo stancamente il loro repertorio per riempire gli stadi di milioni di "vedove" degli Zeppelin, ma ha intrapreso coraggiosamente un proprio percorso artistico ormai quarantennale, dove l'attuale tour rappresenta uno dei molteplici "passaggi" della sua esperienza artistica.
A conferma di ciò, sta la decisione di Plant di intraprendere questa tournee, denominata significativamente Saving Grace, con una band tutta nuova, dove spicca la cantante e pluristrumentista portoghese Suzi Dian. Nessun disco da promuovere, bensì solo amore per la musica. Infatti qualche mese fa Plant, si è imbattuto non lontano dalla sua abituale residenza in Inghilterra, in una esibizione dell'artista lusitana, restandone totalmente rapito. Non ci ha pensato due volte, ha costruito una nuova band con Suzi, e come si dice in questi casi, "On the road again!".
Il repertorio della band, perché malgrado il suo carisma Robert è completamente al servizio di essa, attinge a piene mani nel repertorio folk e country. D'altronde già ai tempi degli Zeppelin i riferimenti alla musica e letteratura celtica, sono ben chiari. Le atmosfere di The battle of Evermore o il perfido Gollum di Ramble on, aleggiano anche nelle nuove canzoni scelte da Plant per il concerto. Ma soprattutto Robert ricorda ai presenti il suo amore incondizionato per il blues del Delta e Chicago, come ha tenuto a precisare nei divertenti momenti di colloquio con il pubblico.
In ultimo, ancora due notazioni. La voce: il timbro è un marchio di fabbrica e dopo qualche anno di appannamento sembra aver trovato una nuova maturità, che aggiunge ulteriori "colori" rispetto agli spericolati vocalizzi ai tempi degli Zeppelin.
Il performer: Robert ha un carisma naturale, che non concede nulla ai vuoti lustrini di tanti spettacoli che hanno avuto immeritatamente come location, per restare nella nostra città, il Circo Massimo. Sul palco sembra una sorta di Gandalf della musica, saggio ed energico. Restiamo in attesa della prossima magia!
Tags: ostia, litorale romano