Roma, 14enne narcotizzata e violentata nel campo rom di via Salone: indagini in corso
Di Antonella Alessi il 12/04/2024
La ragazzina, che è stata ricoverata al Bambino Gesù, è stata soccorsa dagli agenti della polizia locale. Milani (Sulpl): “Chiediamo all’amministrazione e al governo di fare uno sforzo per garantire a Roma Capitale un corpo numericamente in grado di garantire la sicurezza anche e soprattutto per le fasce sociali più deboli quali appunto le realtà dei campi nomadi e delle periferie"
Roma - Ancora drammatici episodi di cronaca nei campi nomadi della Capitale. Nei giorni scorsi una 14enne rom di nazionalità serba, residente nel campo di via Salone da circa un anno, sarebbe stata attirata da due uomini di 30 e 26 anni in un modulo abitativo e qui violentata dopo essere stata convinta a bere liquori e altri alcolici che le avrebbero causato un malore.
Su questo episodio esisterebbe anche un video girato da un'amica della vittima. Del drammatico caso della ragazza, che è stata condotta presso l'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, si sta occupando il Gruppo VI Torri della polizia locale, che ha avviato le indagini per risalire ai responsabili, in collaborazione con i servizi sociali del municipio competente.
Sul tema e sull'ormai prevalente presenza sul territorio dei caschi bianchi romani è tornato ad esprimersi il Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che, attraverso il Segretario romano Marco Milani, dichiara: “Nonostante gli sforzi e la presenza ormai prevalente e quotidiana delle donne e uomini della Polizia Locale di Roma Capitale la mancanza di oltre 3.500 unità in organico inizia purtroppo a farai sentire e a ben poco serviranno le prossime 800 assunzioni per garantire servizi che, come abbiamo visto, spaziano dalla viabilità al controllo dei campi nomadi, passando per la lotta al degrado, al presidio dei tesori turistici e al contrasto al commercio abusivo. Chiediamo ad amministrazione e governo di fare uno sforzo per garantire a Roma Capitale un Corpo numericamente in grado di garantirle la sicurezza che merita anche e soprattutto per le fasce sociali più deboli quali appunto le realtà dei campi nomadi e delle periferie" concludono al Sindacato.