Roma – Disposto l’abbattimento di altre 500mila galline dopo le 130, 140mila ovaiole e polli eliminati la settimana scorsa a causa della aviaria. “E' ora di dire basta agli allevamenti intensivi, allo sfruttamento di polli, galline e di tutti gli altri animali a scopo di produzione di reddito. E' fondamentale che l'Italia adotti delle nuove politiche di controllo contro le malattie infettive che colpiscono migliaia di animali che vengono così soppressi ogni anno. Dopo la mucca pazza ora torna lo spettro dell'aviaria con migliaia di animali che rischiano il contagio e una morte orribile. E nonostante tutto questo si continua anche in Italia una politica di sfruttamento di queste specie animali, in particolare nel caso specifico di volatili. Diciamo basta”, questa la dichiarazione dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente che ha organizzato per  domenica 23 ottobre 2013 la prima giornata di tutela della gallina.


Un vero e proprio ‘Gallina Day’ promosso da Aidaa con un solo appuntamento: un sit-in davanti al ministero della salute con la presenza di centinaia di galline ovaiole. “C’è pericolo di contagio”, hanno intanto fatto sapere oggi dall’istituto di zoo profilassi delle Venezie. “Andremo in piazza con le galline e con i polli e se ce lo concederanno sfileremo per le vie di Roma accompagnati dalle galline - dice Lorenzo Croce presidente nazionale di Aidaa - e concluderemo la nostra giornata contro l'allevamento intensivo davanti al ministero della salute, portando delle galline sane e belle al cospetto del ministro della salute Beatrice Lorenzin per dire che anche loro hanno diritto ad una vita dignitosa. Sarà una provocazione simbolica ma forte - conclude Croce - proprio allo scopo di dimostrare che anche la gallina ha una sua dignità”.