Ostia - “Oggi hanno vinto i romani. Voglio ringraziare tutti i romani che mi hanno affidato questo compito. È un momento storico, una svolta. Sono il primo sindaco donna di Roma, sarò il sindaco di tutti, di tutti i romani, anche di quelli che non mi hanno votato”, ha detto, commossa, Virginia Raggi, neo eletta sindaco di Roma con il 67,2%, dopo aver sbaragliato al ballottaggio di domenica 19 giugno il dem Roberto Giachetti.

Ringrazio Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio (cofondatore con Grillo del M5s, morto lo scorso aprile, ndr)”, ha proseguito la neo eletta, primo sindaco donna della Capitale nonché la più giovane a sedere sulla poltrona più prestigiosa del Campidoglio: “con noi si apre una nuova era. Voglio mettere un punto qui, su tutti i toni aspri, sui vili attacchi che ho ricevuto. Mi auguro che tutte le forze politiche da domani vogliano aprire un dialogo sui problemi e soluzioni e che abbiano il buon senso di rimettere al centro i romani. Questo è l’obiettivo che mi sono prefissa. Io sono pronta a governare. Grazie”, ha concluso nel discorso che è stato trasmesso su Rai Uno, a risultati noti.  "E adesso iniziamo. #coRAGGIo". Ha twittato Alessandro Di Battista pubblicando una foto dove è ritratto con Luigi Di Maio, Carla Ruocco e Virginia Raggi.

I SOSTENITORI“Ooo Virginia sindaco di Roma, ooo Virginia sindaco di Roma! Virginia Virginia Virginia!”. E’ stato questo il coro festoso con il quale il neo sindaco è stata accolta dai sostenitori al quartier generale dove, appena appreso il risultato, hanno esultato: “Una vittoria senza precedenti!”. Ai pentastellati Virginia Raggi ha ripetuto: “Stiamo scrivendo la storia. Vi devo ringraziare, devo ringraziare tutti quelli che hanno lavorato in questi anni e che in questi ultimi tre mesi hanno lavorato per questo risultato. E’ un risultato storico e dobbiamo impegnarci ogni giorno perché sappiamo quanto può essere dura Roma. Ma abbiamo un programma, l’abbiamo scritto con i romani e dobbiamo rispettarlo e sarà ancora più bello impegnarci ogni giorno per portarlo a termine. Adesso il nostro compito grande sarà quello di portare i romani ad impegnarsi per lavorare perché c’è una comunità che sta nascendo, perché i romani devono tornare ad occuparsi della cosa pubblica a partire dai municipi. Dobbiamo iniziare dalle giovani generazioni, dai bambini per insegnare loro quello spirito di appartenenza senza il quale non c’è futuro ma si torna al passato perché fino ad oggi ognuno si è preoccupato solo del suo orticello”, ha detto Virginia Raggi.


ROMA VOLTA PAGINA – L’avanzata dei grillini è stata schiacciante: 67% contro il 32% del Pd sostenuto dalla coalizione. Roma volta pagina: questo il significato chiaro ed inequivocabile che il voto ha espresso. Tornando alle urne per il ballottaggio di domenica 19 giugno i romani hanno voluto confermare la loro voglia di cambiamento della quale il neo eletto sindaco Virginia Raggi è espressione. Non solo un ‘voto di protesta’, però, come dimostrerebbe il risultato di Torino dove ad essere eletta primo cittadino è Chiara Appendino, altra esponente pentastellata ‘preferita’ dai cittadini nonostante il riconosciuto buon governo del sindaco uscente Piero Fassino, ma la scelta e la voglia di una politica nuova, dichiaratamente lontana dalle ‘logiche’ consunte della destra, della sinistra e del centro.

12 MUNICIPI GRILLINI - Questa, in fondo, la motivazione in base alla quale in dodici municipi romani su quattordici sono stati eletti altrettanti minisindaci grillini, la stessa motivazione che ha indotto gli elettori di tante città italiane, tra cui il capoluogo piemontese, a votare 5 Stelle. Una rivoluzione non da poco ‘tuffarsi’, dando fiducia, ad un movimento privo di un passato e di una esperienza politica riconosciuti. Il primo grosso, travolgente exploit il partito del ‘comico prestato alla politica’, quello del ‘V day’ del quale fu artefice con l’ideatore riconosciuto del movimento Gianroberto Casaleggio, risale alle politiche e, per alcune regioni tra le quali il Lazio alle amministrative del 2013. Alle amministrative di Roma del 2013 i 5 Stelle ottennero poi ulteriori consensi. Nel X  Municipio non si è votato per l'amministrazione locale nonostante sia quello dove il voto ai 5 Stelle sia stato il più alto così come l'affluenza alle urne. Nella Capitale l'affluenza media è stata del 51% degli aventi diritto.  A Ostia il neo sindaco ha voluto concludere venerdì sera la campagna elettorale: in piazzale dei Ravennati una folla che l'ha acclamata, cori di incoraggiamento, striscioni e musica.

DOPO MAFIA CAPITALE - E’ Mafia Capitale, però, quando viene scoperchiato il pentolone ed il marcio e la corruzione che permeano gli apparati amministrativi, ‘grazie’ alle connivenze tra politica e criminalità, a segnare profondamente la città di Roma. Gli scandali, gli arresti eccellenti a cominciare da quello dei vari ‘faccendieri’, i Buzzi, i Carminati noti degli ambienti della criminalità e dell’eversione nera, degli assessori, di dirigenti e funzionari della pubblica amministrazione, a Ostia quello del minisindaco Andrea Tassone che porta al commissariamento per mafia del X Municipio, che mettono a dura prova i romani. Da ultimo le dimissioni coatte dell’ex sindaco Marino, pugnalato alle spalle dai colleghi di partito, come ebbe ad affermare lui stesso, un commissario prefettizio alla guida della Città eterna, e la stanchezza dei cittadini della Capitale aumenta.

I CITTADINI - “Destra, sinistra, centro”, hanno detto i romani alla vigilia del voto, “sono tutti uguali: Roma ha bisogno di un cambiamento. I 5 Stelle sono ‘puliti’, non hanno indagati tra i candidati: già questo è un motivo più che sufficiente per votarli. Non hanno esperienza in politica? Beh, visto come sono sempre andate le cose fino ad oggi forse è meglio. Speriamo che sappiano cosa fare perché la città ha bisogno di tante cose. Le Olimpiadi? Ma guardiamo alle buche nelle strade, alle liste d’attesa nelle scuole, al cemento, ai parchi abbandonati, al collasso del trasporto pubblico, agli scioperi e alla corruzione, basta: siamo stanchi. Vediamo se sapranno lavorare… forse sì. Staremo a vedere, ma se non si cambia non si va da nessuna parte”, hanno commentato anche oggi.