Aci: 3.000 automobilisti stranieri "Ambasciatori di sicurezza stradale"
Roma - Prosegue anche nel 2013 il progetto dell'Aci che offre 1.000 corsi gratuiti di guida sicura all'anno, per tre anni, agli stranieri che guidano nel nostro Paese, i quali diffonderanno in famiglia e nelle comunità nazionali il valore del rispetto del Codice delle Strada.
L'iniziativa è patrocinata dalla presidenza del consiglio dei ministri, dal ministero degli affari esteri, dal ministero della cooperazione internazionale e integrazione e dal ministero degli affari regionali, turismo e sport. Il progetto è sostenuto da Sara Assicurazioni e da Aci Global.
Fino ad oggi sono oltre 1.300 gli automobilisti stranieri nominati "Ambasciatori di Sicurezza Stradale".
Pasquale De Vita (AC Roma) "La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle ma un obiettivo che perseguiamo anche con questa iniziativa improntata ai valori dell'accoglienza e dell'integrazione".
I più a rischio sono gli egiziani, i peruviani, gli albanesi e i cinesi. Difformità di abitudini e di comportamenti rappresentano quindi un pericolo per l'intera collettività, con pesanti ripercussioni economiche oltre che sociali: gli incidenti stradali nel 2011 hanno comportato in Italia 3.860 morti, 292.019 feriti e un danno sociale per oltre 28 miliardi di euro, pari a circa il 2% del Pil. Gli stranieri residenti nel Paese sono 4,75 milioni, di cui 2,6 muniti di patente (1,4 milioni l'hanno conseguita con una scuola guida in Italia). Possiedono più di 2,7 milioni di automobili e oltre 250.000 moto.
La sicurezza stradale è pertanto un obiettivo da perseguire guardando anche ai conducenti stranieri che per lavoro o per turismo circolano in Italia. In quest'ottica ACI ha lanciato una grande iniziativa, sostenuta da SARA Assicurazioni e ACI Global: un progetto che prevede 1.000 corsi gratuiti di guida sicura l'anno per tre anni e la realizzazione di un call center multilingue per consulenza legale e tecnica sui problemi legati alla mobilità.
Unica condizione il possesso della patente di guida. Ai corsi assiste sempre un rappresentante della polizia stradale. Prevedono una parte teorica e una pratica con guida in condizioni di scarsa aderenza e sul bagnato. E' possibile chiedere di partecipare anche compilando un modulo sul sito www.aci.it
Superato il corso, i 3.000 stranieri selezionati diventano così "Ambasciatori di sicurezza stradale" presso le proprie famiglie e le rispettive comunità nazionali, impegnandosi a promuovere il rispetto delle regole e, in particolare, l'importanza dell'uso delle cinture di sicurezza (anche posteriori), dei seggiolini omologati per il trasporto dei bambini, degli auricolari e dei sistemi viva-voce per il cellulare e i pericoli della guida sotto l'effetto di alcol e droghe.
L'iniziativa ha avuto fin da subito il patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri, del ministero degli affari esteri, del ministero della cooperazione internazionale e integrazione, e del ministero degli affari regionali, turismo e sport, oltre che il sostegno delle ambasciate e di tutti i rappresentanti delle varie comunità nazionali e internazionali. E' il primo progetto di questo tipo in Europa.
"La sicurezza stradale non è una questione di razza o di colore della pelle - dichiara il presidente dell'AC Roma, Pasquale De Vita - ma un obiettivo che l'Automobile Club d'Italia e quello di Roma perseguono anche con questo progetto formativo, improntato ai valori dell'accoglienza e dell'integrazione. La cultura della sicurezza è la nostra chiave di volta per una mobilità responsabile e realmente sostenibile".
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