Roma, anziana travolta e uccisa da un’auto condotta da un’81enne in viale delle Milizie
Di Maria Grazia Stella il 31/01/2025
Il grave incidente è avvenuto in pieno giorno. Per la vittima, una 74enne, inutili i soccorsi. Sul posto la polizia locale impegnata nella ricostruzione della dinamica del sinistro. I sindacati: “Gualtieri riveda la sicurezza urbana”
Roma – Un’altra vittima della strada oggi nella Capitale dove si è verificato un gravissimo incidente costato la vita a una donna di 74 anni, travolta e uccisa da un’auto mentre stava attraversando sulle strisce. E’ accaduto intorno alle 13 di venerdì 31 gennaio all’altezza del civico 124 di viale delle Milizie.
La conducente della vettura, una Fiat Panda, è una cittadina italiana di 81 anni che si è fermata subito dopo il sinistro per prestare soccorso. Per la 74enne, nonostante i soccorsi del personale sanitario del 118, non c’è stato nulla da fare ed è deceduta.
Sul posto sono tempestivamente intervenuti gli agenti del I Gruppo Prati della Polizia Locale di Roma Capitale che hanno provveduto ad effettuare i rilievi utili alla ricostruzione della dinamica dell’incidente. E’ stata temporaneamente chiusa viale delle Milizie, da viale Angelico a largo Trionfale.
Marco Milani (Sulpl): “E’ ora che il sindaco Gualtieri riveda il concetto di sicurezza urbana”
Sull'episodio, che conferma il tragico primato di Roma di morti su strada rispetto alle altre capitali europee, è intervenuta l'analisi del Sulpl (Sindacato unitario lavoratori della polizia locale) che in una nota del Segretario Romano Marco Milani, dichiara: “La Sicurezza Stradale della città passa o dovrebbe passare anche per le attività di controllo del Corpo di Polizia Cittadina. La Polizia Locale di Roma Capitale, già in sofferenza a causa di una carenza organica di 3.000 agenti – spiega il sindacalista - vede distogliere le già esigue risorse in servizi diversi, come i piantonamenti dei campi nomadi, gli sgomberi di appartamenti occupati o il controllo delle cosiddette zone rosse. E’ ora che il Sindaco Gualtieri riveda la gestione e lo stesso concetto di Sicurezza Urbana, riportando il Corpo alle dotazioni previste, valorizzando l'esperienza professionale dei suoi appartenenti e soprattutto impartendo prioritá ai suoi compiti di istituto" conclude.
Paolo Emilio Nasponi (Ugl): “La strada sia riconosciuta come luogo di lavoro a rischio”
"Dall'inizio dell'anno sono già decine le vittime della strada - dichiara Paolo Emilio Nasponi, coordinatore romano Ugl - ed ancora non è chiaro un piano di prevenzione e programmazione che una città come Roma dovrebbe adottare per fermare questa carneficina. L'idea che appare è che l'amministrazione sia più interessata a concentrarsi sui moderni sistemi di sanzione elettronica (il famigerato Cerbero) che non a pianificare controlli, prevenzione e programmazione. Anche perché - continua il sindacalista - questi dovrebbero passare grazie al lavoro dei caschi bianchi a cui, però, non viene riconosciuta alcuna indennità di rischio per il lavoro su strada né l'adeguatezza della pianta organica, storicamente carente di almeno 3.000 unità. La categoria è tra le più esposte ad infortuni gravissimi e decessi nell'esercizio del proprio lavoro e sarebbe ora che la strada venisse riconosciuta come posto di lavoro a rischio e ne sia riconosciuta un'indennità per questo. Insomma, si rischia di non poter fare le nozze nemmeno coi fichi secchi”.