Roma, arrestata consulente finanziaria per truffa: era stata radiata dall’albo
Di Redazione il 16/05/2024
La donna, una cinquantenne romana che dopo essere stata radiata dall’albo dei consulenti finanziari nel 2019 aveva continuato a esercitare abusivamente l'attività, è stata tratta in arresto dalle Fiamme Gialle per truffa, abusivismo finanziario e autoriciclaggio
Roma – Le Fiamme Gialle di Roma, nel corso di un’indagine diretta dalla locale Procura della Repubblica volta alla tutela del risparmio e al contrasto dell’abusivismo finanziario, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Roma nei confronti di un’ex consulente finanziaria indagata per truffa, abusivismo finanziario e autoriciclaggio, destinataria inoltre di un sequestro di circa 800mila euro.
L’indagine, svolta dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria e della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della Repubblica, ha avuto origine da informazioni acquisite nell’ambito di accertamenti finalizzati alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e a seguito di querela sporta da alcune persone truffate e ha consentito di individuare e denunciare all’Autorità Giudiziaria una cinquantenne romana che, dopo essere stata radiata dall’albo dei consulenti finanziari nel 2019, avrebbe continuato a esercitare abusivamente l'attività.
In particolare, la donna, continuando a proporsi quale promotore finanziario, sarebbe riuscita a raccogliere abusivamente risparmi per un ammontare di oltre un milione di euro da numerosi clienti, dei quali avrebbe carpito non solo la fiducia, ma anche le relative credenziali bancarie, reinvestendo larga parte di questi proventi nell’acquisto di prodotti finanziari a suo nome.
A seguito dei preliminari riscontri, a dicembre 2023 la consulente era stata messa agli arresti domiciliari, ma si è reso necessario aggravare la misura cautelare a causa del fatto che la stessa avrebbe continuato a esercitare abusivamente l’attività finanziaria nei confronti di decine di ignari risparmiatori, utilizzando, per aggirare le restrizioni impostele, un numero telefonico e un conto corrente intestati al proprio legale di fiducia, anch’egli indagato.
In alcune occasioni, l’arrestata sarebbe anche evasa dai domiciliari sfruttando autorizzazioni concesse dal Giudice sulla scorta di certificazioni per visite mediche che in realtà non avrebbe effettuato.
Le indagini, ancora in corso, testimoniano l’impegno quotidiano profuso dalla Guardia di Finanza a contrasto dei fenomeni di abusivismo bancario e finanziario, anche tramite il web, e a tutela del trasparente investimento dei risparmi dei cittadini.
Si rappresenta che il procedimento verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la colpevolezza delle persone sottoposte a indagine in relazione alla vicenda sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.