Assalto al caveau dell’istituto di vigilanza Sicurtecna: arrestati i 6 responsabili
Tivoli - Convalidati i fermi eseguiti nella serata di sabato 4 maggio dal personale della squadra mobile di Roma e del commissariato distaccato di pubblica sicurezza di Tivoli. I fermi sono stati emessi dal sostituto procuratore, dottor Mimmo, della Procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Tivoli nei confronti di Urbani Gianfranco, 75 anni, detto “Er pantera”, pregiudicato per associazione a delinquere, armi, rapina e traffico di sostanze stupefacenti, già appartenente alla nota “banda della Magliana”; Pianura Cesare, 62 anni, ex guardia particolare giurata; De Conciliis Ernesto, 69 anni; Marconi Giampaolo, 58 anni, pregiudicato per rapina, ricettazione e violazione della legge sugli stupefacenti; Greco Santino, 49 anni, e La Penna Stefano, 43 anni, in quanto gravemente indiziati del furto commesso nei locali dell’Istituto di vigilanza denominato “Sicurtecna s.r.l.” nella notte tra il 22 ed il 23 dicembre 2012 a Guidonia, Roma. Urbani, De Conciliis, Marconi e Greco, pianificando l’attività con il Pianura, si sarebbero introdotti all’interno dei locali blindati della “Sicurtecna s.r.l.” col volto mascherato e, con la complicità della guardia particolare giurata La Penna, in servizio quella sera presso la sede della società, avrebbero inscenato una rapina ed asportato dal caveau denaro contante per circa 6.400.000 euro, fuggendo poi a bordo di un furgone dopo aver portato via gli hard disk contenenti la maggior parte delle immagini del sistema di videosorveglianza installato presso quella sede.
Le indagini, immediatamente avviate dalla sezione rapine della Squadra Mobile e dal commissariato di Tivoli, hanno consentito di individuare i malviventi e di accertare che gli indagati hanno fino ad oggi utilizzato solo una parte della refurtiva, che è stata custodita da Urbani, Greco e De Conciliis. Essendo emerso che i responsabili erano determinati a spartirsi la restante somma e, poiché erano intenti a preparare ulteriori colpi, ieri pomeriggio quando Urbani stava consegnando a Pianura la parte del bottino che gli spettava e a La Penna, è stato eseguito il fermo nei confronti dei malviventi, nonché le relative perquisizioni, che hanno consentito di recuperare la somma contante di circa 1.500.000 euro ed il furgone utilizzato per la fuga.
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