Roma - "Non esiste alcun “effetto Egitto” sui prezzi dei carburanti e i rialzi dei listini di benzina e gasolio registrati negli ultimi giorni in Italia sono del tutto ingiustificati". Lo afferma il Codacons commentando i nuovi rincari dei prezzi che vedono la benzina schizzare a quota 1,85 euro al litro. I carburanti venduti oggi presso i distributori italiani sono stati acquistati mesi fa dalle compagnie petrolifere, quando cioè non esisteva alcuna agitazione politica e sociale in Egitto che potesse avere ripercussioni sulle quotazioni del petrolio – spiega l’associazione – E’ evidente quindi come la situazione egiziana non possa in alcun modo far sentire oggi i suoi effetti sui listini della benzina in Italia, perché i prodotti venduti sono stati acquistati a prezzi inferiori nei mesi precedenti alla crisi del paese, e qualsiasi rincaro alla pompa rischia di configurare una speculazione a danno degli automobilisti. Proprio su tale fronte il Codacons ha inviato oggi un esposto alle Procure della Repubblica di Roma e Milano (che già indagano sulle speculazioni legate ai carburanti) e all’Antitrust, chiedendo di:“utilizzare ogni strumento investigativo consentito dalla legge e dal rito allo scopo di predisporre tutti i controlli necessari per accertare se nei fatti esposti siano ravvisabili responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti quali il  reato di truffa aggravata e il reato di aggiotaggio ex art. 501 c.p. e, in caso affermativo, esperire nei confronti di coloro che saranno ritenuti responsabili, soggetti pubblici e/o privati addetti ad attività di controllo e sorveglianza l’azione penale per tutti quei reati che la SV. riterrà applicabili”.