Aidaa a sostegno dei cavali degli ippodromi italiani
Roma - La situazione sempre più drammatica di un settore che sta morendo lentamente vede ippodromi anche famosi, come San Siro e Tor Di Valle, chiudere i battenti con forti rischi per il futuro dei cavalli.
Da molte parti ci si chiede infatti che fine faranno i cavalli. Sono ben 15.000 gli equini, secondo fonti stampa ippiche, che rischiano la vita e che hanno come prospettiva il macello. La vice presidente e responsabile nazionale dipartimento cavalli Aidaa, Catia Brozzi, interviene sulla vicenda affermando che la situazione è molto difficile per le persone che lavorano nel settore (allenatori, allevatori, driver artieri e proprietari) ed è assolutamente drammatica per i cavalli!
"Siamo a conoscenza di cavalli che difficilmente riescono a mangiare tutti i giorni e di persone in difficoltà a mantenerli- dice Catia Brozzi- La crisi economica mondiale ha colpito inevitabilmente anche questo settore. Se poi consideriamo che da quanto dicono fonti del mondo ippico lo Stato paga molto in ritardo i premi dovuti a chi giornalmente investe in questo lavoro è inevitabile il collasso di tutto il settore, che vede come prime vittime proprio i cavalli”.
“Tutti noi - continua la Brozzi- vorremmo pensare ai cavalli liberi a pascolare ma sappiamo che questa è un sogno, anzi una utopia. Per questo l’Associazione nazionale animali e ambiente, da sempre preoccupata del benessere di questi animali che vivono nel settore dello sport, partendo proprio dal totale rispetto del loro benessere, si muove per tutelarli".
Lunedì 21 gennaio ci sarà una manifestazione a Roma cui anche i nostri vertici sono stati invitati. L’invito è esteso a tutti gli amanti del cavalli ed ai simpatizzanti di Aidaa per far sentire il sostegno in quanto il primo intendimento è la salvezza dei 15.000 cavalli che potrebbero finire altrimenti al macello.
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