Cavalli maltrattati, 21 esemplari trovano la salvezza in una riserva naturale della forestale
Roma – Dalle stalle alle stelle, dall’orrore del maltrattamento alla confortevole vita nelle scuderie dell’Ufficio territoriale per la biodiversità di Castel di Sangro (Aq) del Corpo forestale dello Stato.
È questo il destino riservato a 21 esemplari degli oltre 50 cavalli sequestrati a gennaio a Colleferro, Segni e Gavignano (Rm) dove erano tenuti insieme a pony, muli e asini in pessime condizioni igienico-sanitarie e in grave stato di denutrizione nei terreni di un allevatore laziale.
La maggior parte degli esemplari erano privi di microchip identificativo del quale sono stati successivamente muniti dai competenti servizi veterinari. Sono in tutto circa 100 gli equini sequestrati che, dopo opportune verifiche, potranno essere ospitati presso idonee strutture del Corpo forestale.
I cavalli, dopo il sequestro erano stati temporaneamente ricoverati in un’azienda zootecnica di Paliano (Fr), in località Bosco Castello, e sono stati da lì prelevati stamattina da una task force della Forestale composta da unità specializzate provenienti dai Centri di selezione equestre degli Uffici territoriali per la biodiversità di Castel di Sangro, Follonica, Siena, Pieve Santo Stefano e dal personale del comando provinciale di Roma e Frosinone.
L’operazione, particolarmente delicata considerando le condizioni di deperimento e lo stato brado degli equini, è ancora in corso e ha richiesto il supporto di personale medico-veterinario che ha curato anche tutti gli aspetti legati alla certificazione sanitaria degli animali per consentirne lo spostamento.
Gli esemplari, compresi puledri e alcune fattrici gravide, sono stati caricati all’interno di appositi mezzi Van del Corpo forestale dello stato e della polizia di stato che, per l’occasione, sono stati adattati alle condizioni di allevamento brado da cui provengono i cavalli, prevedendo quindi la rimozione delle strutture di separazione tra i comparti in modo da garantire un trasporto più confortevole e meno traumatico possibile per gli animali.
I cavalli seguiranno un percorso di riabilitazione psicofisica presso le strutture del Centro di selezione equestre della Forestale dell’Ufficio di Castel di Sangro al termine del quale sarà possibile addestrarli secondo i metodi della doma dolce. In futuro, presumibilmente, saranno impiegati in progetti educativi o a carattere sociale come l’ippoterapia.
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