Conclave, comincerà martedì 12 marzo: si eleggerà il nuovo Papa
Città del Vaticano – Resa finalmente nota la data del Conclave che porterà all’elezione del nuovo Papa, successore di Benedetto XVI.
Quello che si aprirà martedì 12 marzo prossimo nella Cappella Sistina è il 75° Conclave della storia della Chiesa, il 51° che si svolge in Vaticano (il primo fu nel 1159). Ad eleggere il nuovo Romano Pontefice saranno 115 cardinali.
Con il termine ''Conclave'' si vuole intendere, in materia canonica, sia il luogo chiuso dove i cardinali si riuniscono per eleggere il Sommo Pontefice, sia l'assemblea stessa dei cardinali che si sono ''rinchiusi'', che la procedura seguita per l'elezione.
A normare per ultimo i lavori del Conclave è stato, dopo papa Giovanni Paolo II con la Costituzione apostolica ''Universi Dominici Gregis', lo stesso papa Ratzinger con due Motu proprio, uno dell'11 giugno 2007 e l'altro, recentissimo, del 25 febbraio scorso.
Le autorità competenti per assicurare la chiusura al mondo esterno di tali ambienti sono il Cardinale Camerlengo e il sostituto della Segreteria di Stato. Una riservatezza che si esplicita nell'astensione da qualsiasi comunicazione con l'esterno per i cardinali elettori. Cardinali elettori che, il primo giorno scelto per l'inizio del Conclave, si riuniscono nella Basilica di San Pietro al mattino per la solenne celebrazione eucaristica con la messa votiva ''pro eligendo Pontifice''.
Nel pomeriggio stesso, quindi, con una processione solenne e invocando lo Spirito Santo, si recano per la prima volta nella Cappella Sistina che ospiterà le votazioni. Qui i cardinali vengono privati di qualsiasi strumento di comunicazione con l'esterno e prestano il giuramento secondo la formula di rito.
Concluso il giuramento, il Maestro delle Celebrazioni liturgiche del papa, in questo caso mons. Guido Marini, intima ''l'extra omnes'' con il quale tutti gli estranei al Conclave dovranno uscire dalla Cappella Sistina. Sarà, quindi, il cardinale decano (in questo caso il card. Angelo Sodano) a chiedere se si possa procedere all'elezione o se vi siano ancora dubbi da chiarire circa la procedura prevista dalla Costituzione.
Per quanto riguarda l'elezione del Romano Pontefice è stabilito che questa avvenga per votazione con una maggioranza dei due terzi dell'insieme dei cardinali elettori presenti. L'elezione vera e propria si svolge in tre fasi successive: il pre-scrutinio, lo scrutinio e il post-scrutinio.
Il pre-scrutinio comprende la preparazione e la distribuzione delle schede per la votazione, e l'estrazione a sorte tra i cardinali di tre scrutatori. Lo scrutinio vero e proprio, invece, comprende la deposizione delle schede votate nell'urna, il conteggio e lo spoglio.
La norma canonica prevede che ogni cardinale elettore porti la scheda all'altare tenendola sollevata in modo visibile, la deponga su un piatto sopra l'urna di raccolta, pronunci il giuramento, deponga la scheda sul piatto e con questo la introduca nell'urna. Il post-scrutinio, invece, rappresenta la terza ed ultima fase dell'elezione e comprende il conteggio dei voti ed il controllo.
E' in questa fase che è prevista anche la famosa ''fumata'' con il bruciamento delle schede. Per quanto riguarda, invece, la cadenza delle elezioni il primo giorno di Conclave, dopo la 'Missa pro eligendo Pontifice', questa prevede già un primo scritinio nel pomeriggio. I giorni seguenti saranno cadenzati da due scrutinii il mattino e due il pomeriggio.
Nel suo ultimo Motu Proprio (''Normas nonnullas'') Benedetto XVI ha concesso al Collegio cardinalizio la possibilità di anticipare l'inizio del Conclave, rispetto ai canonici 15-20 giorni, in caso di presenza di tutti i cardinali elettori.
Dall'inizio della Sede vacante fino ad un massimo di 20 giorni, tutti i porporati elettori presenti sono tenuti a procedere all'elezione. Secondo quanto stabilito ancora da Benedetto XVI, ''nessun cardinale elettore potra' essere escluso dall'elezione sia attiva che passiva per nessun motivo o pretesto''.
Nel primo giorno di Conclave si potrà già votare e successivamente sono in programma due votazioni sia al mattino che al pomeriggio. Dopo tre giorni senza esito (12 o 13 scrutini se si vota il primo giorno), gli scrutini verranno sospesi per un giorno di riflessione e preghiera e poi si procedera' di nuovo a 7 scrutini.
(asca)
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