Comitas (microimprese): dati drammatici. E 250.000 aziende attualmente ferme
Roma - Drammatici i dati Cerved sui fallimenti delle imprese nel 2012. Ma i numeri sono addirittura peggiori se si tiene conto delle attività attualmente inoperanti nel nostro paese – spiega Comitas, l’associazione delle piccole e micro imprese italiane - Infatti sono oltre 250mila le piccole aziende che ad oggi sono ferme, cioè non chiudono e non operano; negli anni scorsi i tribunali potevano dichiarare fallimenti anche per aziende di micro-dimensioni, ossia proprio quelle che non ufficializzano la cessazione dell’attività alterando così le statistiche.
In base alle stime Comitas, attualmente 150mila sono le microimprese “in coma”, ossia pericolosamente vicine al fallimento. La metà di tutte le piccole attività esistenti in Italia non registra crescita e non prevede nuove assunzioni, e il 45% di queste sarà costretto ad eseguire licenziamenti. Le microimprese più in crisi appartengono per due terzi al commercio e all’edilizia.
Servono interventi per salvare le piccole attività e servono subito – prosegue Comitas – in caso contrario il numero di imprese costrette a chiudere i battenti nell’arco del 2013 potrebbe essere superiore al doppio rispetto ai dati diffusi oggi dal Cerved e relativi al 2012.
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