Roma - Più di mille (1216) distributori stradali di carburante ispezionati e 174 irregolarità scoperte: è il bilancio dei controlli compiuti dalla Guardia di Finanza dall'inizio del mese di agosto. Nei casi più gravi, come acqua nel gasolio o erogazione di carburanti inferiore dell'8 - 10%, 11 gestori sono stati denunciati alle Procure della Repubblica territorialmente competenti per frode in commercio o uso di strumenti di misura alterati e 59 colonnine e pistole erogatrici sono state sequestrate.

Per il Codacons è vergognoso e scandaloso che ogni volta che la Guardia di Finanza effettua controlli nelle stazioni di servizio si trovano distributori di carburanti taroccati che erogano molto meno rispetto a quanto indicato sulla colonnina. La pratica illegale di barare sul quantitativo di litri immessi nel serbatoio è più diffusa di quanto si possa credere e riguarda tutta Italia.  Per questo il Codacons chiede che la Guardia di Finanza prosegua nei controlli, intensificandoli, ad esempio controllando anche i gestori autostradali.
 

Inoltre l'associazione di consumatori ricorda che il fenomeno è molto più grave di quanto appaia, considerato che un decreto del 2011, il Decreto n. 32 del 18 gennaio 2011, con un autentico colpo di spugna, ha innalzato la tolleranza per i controlli metrologici casuali di addirittura il 50%, abbassando così la tutela degli automobilisti da queste frodi.  Così, mentre prima dell'entrata in vigore del decreto la tolleranza era lo 0,5%, ora è salita allo 0,75%. In pratica su un pieno di 50 litri, il decreto consente di fregare al consumatore 0,375 litri contro i precedenti 0,25 litri.  Uno scandalo che il Codacons chiede al Governo Letta di cancellare al più presto, ritornando alla tolleranza precedente. Già abbiamo i carburanti più cari d'Europa, ma se poi paghiamo benzina che non ci viene neanche data allora si tratta di una vergognosa truffa legalizzata!