Aree golenali, Santori: "Orti urbani e partecipazione cittadina"
Roma - “Le aree golenali del Tevere e dell’Aniene possono diventare una risorsa la città, ma è necessario avviare un progetto integrato per coordinare l’azione del Demanio regionale, dell’ARDIS e di Roma Capitale, per eliminare prima di tutto il preoccupante livello di degrado ed incuria in cui versano oggi. E’ necessario valorizzare queste aree, dall’elevato valore naturalistico paesaggistico, ma esposte al rischio di continue occupazioni abusive e, soprattutto, alla formazione di discariche illegali, proprio a causa del miope abbandono in cui sono state dimenticate”. Cosi dichiara in una nota Fabrizio Santori, candidato al Consiglio Regionale del Lazio per “La Destra”, dopo un sopralluogo effettuato stamane sulle rive del fiume Tevere.
“L’esperienza degli orti urbani, che in più parti de città sta funzionando bene, è una delle soluzioni per dare destinazione a ettari di terreni incolti di proprietà demaniale. Ma non solo, occorre intervenire per prolungare le piste ciclabili e migliorare la fruibilità anche di quelle già esistenti, attivare percorsi di integrazione e di assistenza sociale che consentano di mantenere a costo zero ettari di terreni abbandonati. Nel programma che ho realizzato, le aree golenali hanno lo spazio che meritano. Mi impegno infatti per uno snellimento delle procedure di assegnazione dei terreni ad associazioni e alla Protezione civile per favorire la partecipazione dei cittadini al mantenimento e alla tutela di queste aree realizzando percorsi salute, aree giochi per bambini, centri di aggregazione per le famiglie, i giovani e gli anziani. Tali progetti - prosegue Santori - implicano però attenzione al corso dei fiumi, eliminando o almeno limitando con interventi adeguati e regolari il rischio delle esondazioni del Tevere e dell’Aniene e evitando finalmente che, mentre l’acqua continua a sommergere zone preziose, in mille rivoli burocratici, carenze di fondi e in un grave intreccio di competenze, che vede Genio civile, Regione Lazio, Autorità di Bacino e Roma Capitale al lavoro tra confusione e mancanza di coordinamento, si perdano le capacità e le risorse per un rilancio dell’economia, dell’ambiente e per la promozione del sano tessuto sociale di Roma e dei suoi dintorni”, conclude Santori.